Autismo: L’Adda incontra il Prefetto di Reggio Calabria
Dopo anni di convegni, sportelli d’ascolto, di palazzi istituzionali e monumenti illuminati il 2 Aprile di blu, per sensibilizzare sulla consapevolezza dell’Autismo ,quest’anno l’Associazione ADDA ha alzato l’asticella Istituzionale incontrando SE Clara Vaccaro Prefetto di Reggio Calabria.
Alla massima Autorità dello Stato sul territorio reggino, abbiamo esposto la solitudine, l’abbandono la disperazione e la negazione di diritti fondamentali verso le famiglie che, quotidianamente, per 365 giorni l’anno, si prendono cura di queste persone fragili. Famiglie stremate doppiamente e di cui, la maggior parte delle Istituzioni non tengono in considerazione.
La lotta quotidiana per vedersi riconosciuti i servizi previsti dall’art 60 dei LEA, i diritti sociali, l’inclusione scolastica, la progettazione di percorsi che soddisfino le capacità personali la preoccupazione dominante sul Dopo di Noi.
Abbiamo notato da parte di S.E. massima attenzione durante la nostra esposizione, e spiccata sensibilità sulle problematiche che abbiamo evidenziato. Siamo certi che quanto ha dichiarato nell’incontro con i Sindaci della Locride del 26 febbraio scorso, ovvero che “un paese civile si distingue per l’attenzione che dà alle fragilità. La cura della fragilità è quello che rende una nazione democratica e forte.” Sia il manifesto programmatico della presenza dello Stato. Stato che ricordiamo è all’avanguardia nella legislazione sociale e sanitaria, con garanzie non riscontrabili quasi in nessuno altro Stato.
Ci auguriamo che le PERSONE autistiche occupino una posizione di rilievo nella programmazione sociale e sanitaria, consapevoli che l’Autismo non è pizza, tortellini e giri in moto, ma qualcosa che sfianca e distrugge. L’augurio che facciamo è quello che TUTTI si approccino in modo costruttivo per la salvaguardia delle persone e che il 2 Aprile sia tutto l’anno.
Alla massima Autorità dello Stato sul territorio reggino, abbiamo esposto la solitudine, l’abbandono la disperazione e la negazione di diritti fondamentali verso le famiglie che, quotidianamente, per 365 giorni l’anno, si prendono cura di queste persone fragili. Famiglie stremate doppiamente e di cui, la maggior parte delle Istituzioni non tengono in considerazione.
La lotta quotidiana per vedersi riconosciuti i servizi previsti dall’art 60 dei LEA, i diritti sociali, l’inclusione scolastica, la progettazione di percorsi che soddisfino le capacità personali la preoccupazione dominante sul Dopo di Noi.
Abbiamo notato da parte di S.E. massima attenzione durante la nostra esposizione, e spiccata sensibilità sulle problematiche che abbiamo evidenziato. Siamo certi che quanto ha dichiarato nell’incontro con i Sindaci della Locride del 26 febbraio scorso, ovvero che “un paese civile si distingue per l’attenzione che dà alle fragilità. La cura della fragilità è quello che rende una nazione democratica e forte.” Sia il manifesto programmatico della presenza dello Stato. Stato che ricordiamo è all’avanguardia nella legislazione sociale e sanitaria, con garanzie non riscontrabili quasi in nessuno altro Stato.
Ci auguriamo che le PERSONE autistiche occupino una posizione di rilievo nella programmazione sociale e sanitaria, consapevoli che l’Autismo non è pizza, tortellini e giri in moto, ma qualcosa che sfianca e distrugge. L’augurio che facciamo è quello che TUTTI si approccino in modo costruttivo per la salvaguardia delle persone e che il 2 Aprile sia tutto l’anno.
Vito Crea-Presidente
ASSOCIAZIONE ADDA