Auditorium Comunale di Polistena, Abattoir Blues di e con Luigi Ciotta Regia di Adrian Schvarzstein
Continuano gli appuntamenti per “Teatro chiama Terra”, la nuova stagione di DRACMA – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche all’Auditorium Comunale di Polistena.
In programma il 19 gennaio alle ore 21.00, “Abattoir Blues”: regia di Adrian Schvarzstein, di e con Luigi Ciotta che porta nuovamente all’attenzione dello spettatore un tema caldo dei nostri tempi: il maltrattamento degli animali negli allevamenti intensivi e il rapporto ambivalente con la carne, ai giorni nostri caratterizzato da sempre nuovi tabù. Uno spettacolo in cui non si vuole puntare il dito contro qualcuno. Il tema è l’uomo con le sue contraddizioni e debolezze nell’affrontare i sentimenti più oscuri della sua anima, della sua parte più bestiale, rappresentata appunto dal suo rapporto con gli animali in scena.
Il protagonista è un semplice lavoratore di un macello che subirà profondi cambiamenti nel corso dello spettacolo. Una persona dai tratti borderline, sola, che trascorre la vita in mezzo ad animali, vivi e morti. Il suo è un lavoro alienante, ripetitivo, che si presta alla coreografia del movimento e alla giocoleria per esprimere la sua tensione relazionale con la vita, sospesa tra la gravità e la morte. Gli animali, vivi e morti, sono gli unici compagni di questo suo fare, ed è con loro che si rapporta in ogni momento, in un gioco di proiezioni in cui vittima e carnefice vedono i propri ruoli invertirsi progressivamente.
In “Abattoir Blues” non c’è un giudizio sul personaggio e le sue azioni: il suo è puro istinto di sopravvivenza, una danza continua tra le azioni da compiere per realizzare il suo mestiere di artigiano.
Tutto questo in chiave comica, grottesca e surreale, secondo le regole del buffone e del clown. Lo spettacolo unisce teatro di figura, circo, teatro fisico e comicità in una dimensione in cui le parole cedono il passo a suoni, versi e rumori, sia registrati che dal vivo.
La componente visiva di “Abattoir Blues” è di forte impatto e influenza la drammaturgia e la scenografia. Lo spettacolo ruota intorno ad un caotico carro trasporto bestiame (con in vista numerosi animali da fattoria di plastica, lattice e peluches) che si aprirà per svelare al suo interno un secondo ambiente freddo e asettico: un mattatoio simile a una cella frigorifera in cui regnano luci al neon, acciaio, teli di plastica cerata e piastrelle bianchissime.
La stagione teatrale di Polistena 2023/2024 è sostenuta da Ministero della Cultura, Regione Calabria e Comune di Polistena.