Associazione Presenza: inaugurate le nuove icone artistiche presso il centro di Barritteri.
Alla presenza del Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina Palmi, Mons. Francesco Milito, sono state inaugurate ieri le nuove icone che adorneranno la sala convegni del centro Presenza di Barritteri. Le opere, che rappresentano 3 differenti scene del Vangelo, sono state fortemente volute dal presidente dell’associazione di volontariato “Presenza” Mons. Silvio Mesiti, e realizzate dall’artista Letizia De Lorenzo, in collaborazione con gli alunni del Liceo Artistico Severi – Guerrisi di Palmi. «Ritengo che questo sia un momento storico – ha spiegato soddisfatto Don Silvio Mesiti – per la bellezza di queste opere d’arte, per il loro valore intrinseco e soprattutto per il messaggio che nasce dal cuore e dalla mente di un’artista che ha voluto interpretare il mio piccolo pensiero, facendolo diventare grande e propositivo, oggetto di riflessione per tutti coloro che avranno modo di contemplarle». Le icone, antica forma di rappresentazione, segue canoni ben precisi, dettati dal linguaggio ecclesiale. Questa forma di rappresentazione, molto diffusa nella chiesa del passato, ha continuato ad essere utilizzata in oriente, andando tuttavia man mano perdendosi nel corso dei secoli nella Chiesa Occidentale. In tempi più recenti, le icone hanno tuttavia ricominciato ad essere utilizzate, proprio grazie al loro particolare stile espressivo. «A livello pittorico, si tratta di un’immagine in prospettiva rovesciata, con punto di fuga esterno, una figura in uscita e non in entrata, che coinvolge e fa entrare all’interno della scena rappresentata chi sta osservando – ha spiegato Letizia De Lorenzo – le figure ritratte sono generalmente rivolte verso chi guarda. Rispetto alla prospettiva, che crea un mondo illusorio, l’icona crea partecipazione, coinvolgimento e rende parte integrante della rivelazione». Le icone installate nella sala convegni sono state realizzate con una tecnica molto antica, la tempera ad uovo e foglia oro 24 carati su tavola ingessata. Una tecnica nuova per gli studenti del Liceo artistico, che si sono dunque misurati con una nuova esperienza. Il dirigente scolastico del Severi – Guerrisi, Giuseppe Gelardi, ha poi spiegato: «La professoressa De Lorenzo è stata bravissima, ha espresso la volontà di lasciare qualcosa agli studenti e l’ha fatto, andando ben oltre le 6 ore settimanali di cui disponeva, lavorando con grande sacrificio». «Questa sera qui al centro presenza è entrata teologia della bellezza – ha spiegato il Vescovo Francesco Milito – Un iconografo non è un pittore e l’icona non è un quadro. L’iconografia non è una tecnica, ma un esercizio di pietà e di fede, che risponde a regole ben precise. È l’invisibile che passa attraverso il visibile, il mistero che si fa comprensibile attraverso l’icona. Si tratta di un canone forte, ma in cui è sempre presenta l’interpretazione dell’artista. Si è deciso di rappresentate parabole della misericordia, il volto più vero del Vangelo. Tutto ciò ha un significato preciso e profondo, ecco perché parlo di teologia della bellezza. Un’icona ti pone di fronte a questa grandezza e diventa immagine dentro di te». «Le immagini scelte sono immagini di Misericordia, e rappresentano scene del Vangelo, Sic et Simpliciter – ha concluso Don Silvio – L’Arte consegna aperture meravigliose e arriva dove non giungono le capacità umane».