Appello del comitato “Ci siamo rotti ” di Oppido Mamertina per la situazione sanitaria nella Piana
CI SIAMO ROTTI –OPPIDO MAMERTINA-Comitato Spontaneo per il riconoscimento didiritti e servizi negati ai cittadini.Ill.mo Sig. Commissario alla Sanità Regione Calabria via pec commissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.itIll.mo Generale Figliuolovia pec commissarioemergenzacovid19@pec.governo.itIll.mo sig. Prefetto della Provincia di Reggio Calabriavia pec protocollo.prefrc@pec.interno.itNella mia qualità di presidente pro tempore del neo costituito comitato spontaneo di cittadini denominato “Ci Siamo Rotti” con sede in Oppido Mamertina, mediante il presente esposto manifesto grave preoccupazioneper l’attuale situazione sanitaria esistente nella piana di Gioia Tauro e soprattutto nei comuni della fascia aspromontana nel cui comprensorio ricade il paese di Oppido Mamertina, sede del comitato. Qualche settimana addietro aOppido Mamertina e frazioni si contavano circa 100 contagi su una popolazione di 5300 abitanti, con istituzione di cordone sanitario e determinazione di “zona rossa”.Alla data di elaborazione del presente documento(19.4.2021) la situazione nel macro territorio non pare normalizzarsi, maanzi giunge la notizia di una preoccupante situazione nel comune limitrofo di Delianuovacon un numero di contagi elevato rispetto alla popolazione (107). I cittadini di codesto centro, privi di organi amministrativi a seguito di provvedimento ministeriale di scioglimento del consesso comunale per infiltrazioni mafiose (D.M.n.291 del 15-12-2018)hanno espresso mediante pubblici appelli lo stato di difficoltà oggettiva a gestire i contagi,sia per ragioni legati alla pandemiasia per la totale assenza sul territorio di presidi sanitari. Manca la possibilità di applicare protocolli preventivi e soprattutto manca la vicinanza e la presenza del personale sanitario idoneo a svolgere attività di supporto alla popolazione, in talunicasi in preda al panico. L’azienda sanitaria locale non è idonea a svolgere attività concreta mediante i dipartimenti di prevenzione, pressoché inesistenti nel territorio, laddove i medici di fiducia sono sovraccarichi di richieste e,in ragione dell’elevarsi dei contagi, impossibilitati a prestare attenzione a tutti. In Oppido Mamertina esiste un presidio ospedaliero che da anni viene costantemente inserito in progetti di riqualificazionepurtroppo mai portati a termine. Oggi più che mai la riattivazionedi un centro di cura polivalente (anche di media portata, visto il ridursi della popolazione)appare indispensabile. La gravissima situazione del centro deliese e le criticità in cui versa l’intera fascia aspromontana,sia per il dissesto viariosia per l’assenza di presidi sanitari idonei,pongono in seria crisi i diritti costituzionali alla cura, alla salute ealla solidarietà sociale. La riapertura e l’adeguata dotazione di strumentistica è unanecessità estrema nel territorio martoriato da assenza di rete viaria efficiente che colleghi i centri agli ospedali di Polistena e Reggio Calabria. E tuttavia in questo momento entrambi i nosocomi sono “saturi” di degenti e con personale allo stremo. E’ questo il momento, alla luce delle molteplici criticità esposte, di riattivare l’Ospedale di Oppido Mamertina, che è stato e può ancora essere un punto di riferimento importante per la popolazione (sia allega alla presente un breve studio documentato sulle potenzialità dell’Ospedale, condotto dal dott. Giuseppe Vadalà).
Alla luce dei fatti suindicati,la proposta che come comitato di cittadini inoltro alle SS. VV. ILL.me appare la più ragionevole e meritevole di attuazione. Essa è stata condivisa e discussa da circa tremila cittadini. Le colpose omissioni che questo territorio ha subito nel passato, in termini di privazione dei più elementari diritti, non devono determinare, oggi, ferite non reversibili nella popolazione stanca di promesse e “sconfitta” nei propositi futuri, nella prospettiva di una ricostruzione idonea, nella volontà di far ripartire l’economia agricola che costituisce la principale fonte di reddito di tutti. Consentire l’esercizio libero del diritto alla salute determinerà fiducia nelle istituzioni e contribuirà al crescere del sentimento di sicurezza pubblica. Risulta pertanto urgente e indifferibileeffettuare un sopralluogo o una verifica e procedere tempestivamente ad attrezzare il presidio sanitario “Maria Pia di Savoia” al fine di istituire un idoneo servizio di prevenzione e cura voltoa limitare la diffusione del Covid 19.Il Comitato “ci siamo rotti” nella persona del sottoscritto manifesta piena disponibilità a collaborare per ogni esigenza. Distinti Saluti Prof. Mariano Mazzullo