Anno nuovo, abitudini vecchie …
Siamo alle solite: l’azione politica dell’amministrazione Scionti — esercitata con arroganza e forzature, e senza tenere conto né dei pareri delle opposizioni, né degli effetti negativi che potrebbero lacerare ulteriormente un ente già in dissesto finanziario e gravare maggiormente sul bilancio delle famiglie taurianovesi — lascia sempre strascichi polemici e solleva molti dubbi.
In ultimo, la Convenzione CONSIP “servizio luce 3, lotto 7: Basilicata, Puglia e Calabria”, con contratto esteso a nove anni — inserita nell’ordine del giorno della seduta del consiglio comunale di lunedì 28 gennaio 2018, e approvata per un costo complessivo di circa 5 milioni di euro, a carico dei cittadini — appare priva di progettualità e mancante dei pareri tecnici basilari, specialmente in considerazione del fatto che la richiesta preliminare fatta dal Comune di Taurianova alla Società CONVERSION & LIGHTING, fornitrice dei servizi, come pure il piano dettagliato degli interventi, proposto da quest’ultima, sono antecedenti alla nomina dell’Energy Manager, il cui compito è proprio quello di individuare azioni, interventi, procedure e quant’altro necessario per promuovere l’uso razionale dell’energia: compito che, in questo caso, non ha potuto espletare, visto che La sua nomina è stata deliberata soltanto il 28 novembre 2017, quando la contrattazione, già avviata da tempo, era nelle fasi conclusive.
Pertanto, l’Energy Manager, nel caso in questione, si è limitato a leggere e vagliare il piano dettagliato degli interventi proposto dalla CONVERSION & LIGHTING e di esprimere un parere di competenza per alcuni versi contraddittorio, in quanto costellato da dubbi e perplessità in relazione al contratto di nove anni che, parole sue, garantisce molto la società fornitrice dei servizi e poco il comune di Taurianova.
Tuttavia, nonostante le forti perplessità e l’evidente mancanza di tempo per redigere un progetto di interventi su misura per la rete di pubblica illuminazione del comune che l’ha nominato, l’Energy Manager — senza prendere in considerazioni altre Energy Service Company (ESCo), non convenzionate obbligatoriamente alla Consip, che forniscono gli stessi servizi a condizioni economiche, magari, più favorevoli, che per tempo avevano bussato alle porte dell’Ente per presentare proposte alternative — ha deciso, forse su suggerimento di soggetti terzi, di dare parere positivo ad un piano di interventi che evidentemente, al contrario di quanto recita in premessa, non corrisponde, nei fatti, con le esigenze di potenziamento e riqualificazione necessarie all’impianto di illuminazione pubblica comunale di Taurianova, essendo un “copia e incolla” di quello concepito per il comune di Ginosa (TA).
Un dato, su cui riflettere, che fa sospettare del fatto che le verifiche e i sopralluoghi sul campo non siano stati mai realmente eseguiti. Sospetti confermati da punto 4.4 del piano degli interventi presentato dalla CONVERSION & LIGHTING, il quale non individuando la «presenza di aree urbane non servite da un adeguato servizio di illuminazione pubblica», dà prova che è stato redatto senza conoscere le carenze di illuminazione esistenti nelle diverse aree del territorio comunale taurianovese, come per esempio Contrada Vatoni — per la quale il gruppo consiliare di “Innamorati di Taurianova” aveva presentato un emendamento al bilancio, per dotare la zona di corpi illuminanti — e il Viale V. Ricci (ex Circonvallazione).
Ovviamente le colpe dell’Energy Manager sono marginali, essendo stato tirato per la giacchetta, dall’Amministrazione Scionti, e gettato in pasto ai giudizi severi di una parte delle opposizioni, in un’arena, quella del civico consesso cittadino, che non aveva competenza a prendere una decisione che spettava alla Giunta, come avviene normalmente in tutti i comuni d’Italia, dove le Giunte comunali, a conclusione del percorso istruttorio, acquisiti i pareri di competenza, decidono di dare mandato al Dirigente dell’ufficio preposto di procedere con l’adesione alla convenzione Consip.
Perciò, la scelta improvvida, con molte zone d’ombra — dettata dalla fretta e dalla tracotanza, esercitate abitualmente dal governo cittadino per mascherare l’inefficienza amministrativa e la mancanza di programmazione — è da attribuire, nella quasi totalità, al Sindaco Scionti, e alla sua ciurma eterogena, che hanno inteso rendere esecutiva una convenzione che mostra più svantaggi che vantaggi — Vincolando il Comune per nove anni alla CONVERSION & LIGHTING — senza considerare altri possibili opzioni di breve termine e più convenienti, come, per esempio, la ripartizione degli interventi in due distinte fasi: una fase, da realizzare con l’impiego di uomini e mezzi dell’Ente, avente come obiettivo la sostituzione rapida delle lampade obsolete con quelle a led di nuova generazione, così da abbattere il consumo di energia elettrica e avere un concreto risparmio economico già al primo anno; l’altra fase, orientata alla gestione e manutenzione straordinaria, degli impianti di pubblica illuminazione deteriorati dal tempo, attraverso una gara ad evidenza pubblica.
Per i motivi sopra elencati, e perché non la ritengo vantaggiosa per i cittadini di Taurianova, nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 28 gennaio 2018, ho deciso di dare voto contrario a tutti i punti riguardanti l’adesione alla Convenzione CONSIP “servizio luce 3, lotto 7: Basilicata, Puglia e Calabria”, con contratto esteso a nove anni.
Maria Teresa Perri
Consigliere comunale del gruppo “Innamorati di Taurianova”
Candidata alla Camera nel Collegio Plurinominale “Calabria 2”