Amato di Taurianova, benedetta la nuova statua di San Pio X
Nel lontano 2 maggio del 1980 ad Amato popolosa frazione di Taurianova, nasceva ufficialmente la Parrocchia San Pio X.
Qualche giorno fa grazie all’impegno profuso dal Comitato Feste parrocchiale, dopo ben 37 anni è arrivata anche l’effigie scultorea di San Pio X.
La benedizione dell’effigie è stata preceduta dalla celebrazione della Santa Messa da parte di Mons. Francesco Milito, vescovo della Diocesi Oppido-Palmi.
Subito dopo si è tenuta una tavola rotonda, dove oltre a Mons. Francesco Milito e il parroco Domenico De Raco; hanno partecipato: Mons. Vincenzo Rocco Scaturchio, Rettore del Pontificio Seminario Teologico pastorale “San Pio X” di Catanzaro e Melania Marando e Teodoro Ristagno, membri del comitato feste parrocchiale.
Ha moderato l’evento Maria Fedele, Presidente dell’Associazione Culturale “Culturalmente”.
Nel corso della serata è stato tracciata a grandi linea la biografia di San Pio X.
Si chiamava Giuseppe Sarto e nacque a Riese, nel Trevisano, il 5 giugno del 1835 da famiglia contadina, secondo di 10 figli.
Per interessamento di alcuni sacerdoti e del Patriarca di Venezia che conoscevano le sue doti, riuscì a studiare al Collegio di Castelfranco, dove si recava percorrendo gli 8 km. di strada a piedi nudi, per non sciupare le scarpe.
A 23 anni fu ordinato sacerdote, e nel 1884 divenne Vescovo di Mantova.
Nove anni più tardi fu eletto Cardinale Patriarca di Venezia e nel 1903 fu costretto, nonostante le sue proteste di incapacità, ad accettare la elezione al papato.
Dotato di grande prudenza, discrezione, amabilità e umiltà, si autodefinì come “servo dei servi”.
Fu uomo di profonda preghiera e di vero amore per i poveri, oltre che eccezionale organizzatore della Chiesa al suo interno.
Pio X si prodigò per dare al Clero non solo una formazione spirituale, ma anche teologica, liturgica, di diritto canonico e di economia sociale.
Sotto il suo pontificato si operò la riforma liturgica del calendario, del Breviario e della liturgia in genere, favorendo la partecipazione più attiva di tutto il popolo alla Messa domenicale (centro e culmine della vita cristiana) e la comunione eucaristica più frequente anche ai bambini.
Conobbe Lorenzo Perosi, ne ammirò il talento musicale e affidò a lui la riforma della musica e del canto sacro liturgico.
Promosse anche il rinnovamento della catechesi preparando un catechismo che porta ancora il suo nome.
Codificò pure il diritto canonico.
Morì a Roma il 20 agosto 1914.
Fu beatificato il 3 giugno del 1951 e canonizzato il 29 maggio del 1954.
La festa fu fissata al 3 settembre.
Il Calendario del Novus Ordo Missae la prevede il 21 agosto.
Caterina Sorbara