Alleanza Gioiese: Basta tradimenti, Gioia Tauro prima di tutto
Mentre i rappresentanti locali di Forza Italia si affannano nel comunicare solidarietà al Porto di Gioia Tauro, mentre il Governatore della Calabria sempre in quota Forza Italia, partecipa ai flashmob, mentre i Parlamentari che sono stati eletti con i nostri voti, fingono di interessarsi alle nostre questioni locali, in Europarlamento Forza Italia si compatta a M5S, Italia Viva, Azione e PD nel votare una direttiva che mette a serio rischio il Porto di Gioia Tauro e le migliaia di unità che vi lavorano.
Che si tratti di incompetenza, indifferenza o miopia politica il risultato è lo stesso, il solito, il nostro territorio è ridotto a mero bacino elettorale. Oggi è il Porto, ieri era il diritto alla Salute e domani sarà qualche altra cosa, magari il rigassificatore. A tal proposito non si è mai aperto un vero dibattito sulle funzioni, la sicurezza, le ricadute sul territorio in termini lavorativi e fiscali, come al solito ci porteranno il piatto pronto, costi quel che costi.
Eppure il nostro territorio già paga un prezzo enorme dal punto di vista ambientale, qui più che la tassa sull’inquinamento delle navi, da pagare all’ UE, andrebbe fatta pagare una tassa sull’inquinamento prodotto da tutti gli ecomostri presenti, e direttamente al Comune di Gioia Tauro. Eppure il Comune continua a dormire mentre aumentano i debiti e i disservizi. Anche questo andrebbe ridiscusso, o no?
Invece, a nove mesi dalle Elezioni Europee e soprattutto quelle comunali, i Partiti che hanno votato la direttiva sul porto di Gioia Tauro, anziché avere il buon senso di non farsi proprio sentire, sono già a lavoro per costruire nuovi progetti, nuove illusioni, per poi continuare a fare sempre la stessa cosa: sparire.
Ma stavolta non andrà più così, la città è matura, è consapevole, la stragrande maggioranza dei Gioiesi è pronta ad emanciparsi da tutte quelle sudditanze politiche, dai vassallati, da tutta quella sfilza di rappresentanti politici locali autoreferenziali incompetenti che giocano a fare classe dirigente facendo danni irreparabili al territorio.
Siamo stanchi di vivere in mezzo alla sporcizia, al degrado, all’abbandono con amministrazioni inconcludenti e incapaci di incidere ad ogni livello politico.
È arrivato il momento di issare una sola bandiera, la bandiera di Gioia Tauro, da oggi possiamo cominciare a scrivere un’altra storia, iniziando a trattare come meritano tutti questi Partiti che vengono qui in veste di salvatori ed alla prima occasione utile, come quella della direttiva portuale, ci voltano le spalle e votano contro di noi.
I promotori: Christian Carbone, Antonino Papalia, Roberto Irrera.