Aleksandr Dugin, il “guru” mondiale del populismo, presenta il suo libro a Gioia Tauro.
Dopo essersi visto negare la Sala dall’Università di Messina prima e dal Comune di Reggio Calabria dopo, per circostanze ancora da chiarire, il professor Dugin trova “asilo politico” a Gioia Tauro dove, nel suggestivo scenario de “La Commanderie” espone a grandi linee il suo lavoro editoriale (La Quarta Teoria Politica), un trattato di filosofia politica che, dopo esser stato censurato da Amazon, lo ha elevato al ruolo di “pericolo pubblico”.
Accostato spesso agli ambienti estremisti in realtà l’intento del Professor Dugin è quello di edificare una nuova teoria politica, superando i vecchi steccati e trovando sponda nell’ondata “populista” che sta attraversando il globo intero. La sua critica alla società liberale infatti trova sponda nell’agire politico di nomi importanti quali Donald Trump, Vladimir Putin ma anche Matteo Salvini e Marine Le Pen. Anzi, pare che proprio il pensiero del professore russo sia stato fondamentale per dare un taglio intellettuale e filosofico a questa nuova ondata politica.
Cristian Carbone