A Gioia Tauro le selezioni per l’accesso alle residenze artistiche MAB

GIOIA TAURO – La scuola “Féerique ballet”, in questi giorni al centro del “9° ritiro in danza” che vede la partecipazione di oltre 60 ragazzi provenienti da tutto il Sud Italia, diventa polo di riferimento territoriale per la Calabria per le audizioni decentrate speciali di accesso alle residenze artistiche “MAB”. Cos’è il “MAB” ce lo spiega direttamente l’ideatrice dell’omonimo premio, Gisella Zilembo, in questi giorni nella capoluogo pianigiano, insieme alla collega Manuela Attardi, per visionare giovani talenti, non solo calabresi. “È l’associazione intitolata a Maria Antonietta Berlusconi, che ha fatto della danza non solo una passione ma uno stile di vita promuovendo l’arte coreutica tra i giovani. Alla sua morte – spiega – è stato istituito un evento molto importante, oggi fra i principali a livello internazionale nell’ambito della danza classica, che è un premio dedicato ai giovani talenti. La caratteristica di questo evento è la totale gratuità, internazionalità e la grande generosità sia a livello di premi in denaro – borse di studio e contratti di lavoro offerti ai vincitori – che di risonanza mediatica offerta dalla visibilità che l’evento stesso dà”. Dal premio (della cui giuria fa parte anche la ballerina Claudia Zaccari, insegnante del 9° “ritiro in danza”) sono nate le cosiddette “residenze artistiche” e cioè dei corsi di perfezionamento e puntualizzazione, sia sull’ambito classico che “modern” che si svolgono con degli appuntamenti periodici a carattere intensivo. “Ci sono sei week end durante l’anno, nel periodo che va da gennaio a maggio – continua Zilembo – dedicati alla puntualizzazione e all’approfondimento con docenti internazionali di chiara fama, fino ad oggi coordinati dal direttore artistico, il maestro Roberto Fascilla. Si svolgono in Lombardia, in provincia di Bergamo, presso l’antico borgo de “La Muratella”, un borgo medievale trasformato da qualche anno in un hotel di lusso che ha la possibilità di ospitare i ragazzi che arrivano da ogni parte d’Italia mettendo a disposizione delle sale studio molto belle all’interno di un centro congressi davvero eccezionale. Si tratta di un programma formativo accessibile solo tramite selezione audizione – aggiunge – per cui noi, mediamente, ogni anno vediamo tra gli 800 e i mille candidati, tra questi 100/120 vengono ammessi a frequentare i corsi che prevedono due indirizzi: classico e moderno. Esiste una retta di frequenza, ovviamente molto contenuta perché corrisponde all’obiettivo sociale di premio MAB ma, grazie a un’idea di Rudy Zerbi, c’è anche la possibilità di accedere con borsa di studio integrale”. Qual è questa idea? “Ha proposto a tutto il comitato tecnico artistico di rinunciare al proprio cachet e di trasformarlo in una borsa di studio per giovani talenti (Rossella Brescia e il maestro Fascilla lo facevano fin dall’inizio). Quindi, a ciascun membro dello staff, dal 2017, corrisponde un giovane talento che studia grazie al compenso a cui il nostro collaboratore rinuncia. Il presidente di associazione MAB Andra Beretta l’ha rilanciata – continua – offrendo, in collaborazione con l’antico borgo “La Muratella” il soggiorno e i pasti: dunque, sui 100/120 allievi delle residenze, ce ne sono alcuni che possono studiare a titolo completamente gratuito”. Le residenze sono accessibili dai 9 ai 12 anni per il vivaio, dai 13 ai 23 per quanto riguarda le classi danzatori e poi c’è il corso aggiornamento insegnanti che non prevede limiti di età. “Per gli insegnanti – precisa Zilembo – naturalmente non ci sono audizioni ma la valutazione avviene sulla base di un curriculum professionale e di un breve testo motivazionale in cui si dichiara il perché si vorrebbe frequentare questo percorso formativo, in modo tale che sia chiaro, da tutte e due le parti, che collimino i desideri con l’offerta. Come nasce la scelta di Gioia Tauro? “Perché le audizioni si sono sempre svolte all’interno di un festival invernale e di uno estivo che precedono l’avvio dei corsi a Sestriere, presso il villaggio Olimpico, che è uno dei partner del MAB. Sestriere – evidenzia Gisella Zilembo – ovviamente, è una località estremamente bella, molto comoda per qualcuno, meno per qualcun altro: capiamo bene che arrivare dal Sud è un pochino più difficile e oneroso. Però il Sud è una fucina di talenti importantissima. Ci sono delle realtà formative pubbliche e private del Sud che, veramente, hanno una qualità eccezionale e, quindi, ci sembrava opportuno dare spazio a tutte queste situazioni. La “Féerique ballet” ha partecipato a Sestriere con un numero di allievi importante ma, ovviamente, non coincidente alla totalità dei ragazzi che la frequentano ed è una realtà che noi abbiamo trovato essere molto seria e professionale con cui si è instaurato un ottimo rapporto. Ci saranno anche altre tappe al Sud, così come al Centro e al Nord Italia, ma qui siamo rimasti particolarmente soddisfatti”. Quali saranno i criteri di scelta? “preparazione tecnica e perizia nello studio, in primis. Perché i corsi MAB sono di perfezionamento. Il talento è chiaramente indispensabile ma deve andare di pari passo con lo studio. Sostanzialmente, tra parità di talento e preparazione, il ragazzo che dimostra maggiore attitudine a mettersi in gioco è quello che ha una carta in più nel mondo della danza”. Il messaggio da rivolgere ai ragazzi? “Per tutti lo stesso – rimarca: la danza è sempre un valore, non solo per chi la trasformerà in una professione; è una scuola di vita per cui insegna a ciascun ragazzo a dare il meglio di sé e a comportarsi seriamente nella vita con onestà e chiarezza di obiettivi: questo è un valore indispensabile, socialmente importantissimo e uno degli obiettivi di “premio MAB”. Ovviamente, – conclude – si rivolge alle eccellenze e al talento ma l’eccellenza di una persona vale ancor di più che l’eccellenza di un danzatore. Quando collimano, per noi è il massimo che possa accadere …”.