Gioia Tauro, Cittadinanza Democratica su Imu, Tasi e Tari
Annullabilità della delibera consiliare di bilancio di previsione relativa ai tributi locali Imu, Tasi e Tari 2015 n. 26 del 19 agosto 2015 proposta al Tar dal Ministero delle Finanze. In caso di annullamento da parte del TAR della delibera di bilancio dell’amministrazione Pedà i cittadini gioiesi andranno a pagare al Comune salassi di tributi locali più cari come regalo per il nuovo anno.
Pervaso da un autentico delirio di cattedraticità il superassessore “ Cutrì” del Comune di Gioia Tauro Cutrì qualche giorno addietro spiegava, urbi et (soprattutto) orbi – in risposta ad un comunicato stampa di Cittadinanza Democratica che evidenziava l’avvenuta proposizione al Tar, da parte del Ministero delle Finanze, di un ricorso per l’annullamento della delibera consiliare del 19 agosto u.s. relativa alle aliquote Imu, Tari eTasi – che si trattava di semplici controlli predisposti dallo stesso Ministero su oltre su 900 comuni italiani.
Normale routine, fesserie in buona sostanza, aggiungendo che Cittadinanza Democratica aveva preso il vizio di scrivere “letterine destabilizzanti” che fanno solo preoccupare inutilmente i cittadini, screditando così la “nobile arte della critica politica” di cui egli si sentiva e si sente, sulla base di non si sa quali specifici meriti, “portatore sano”.
Peccato però che – oltre ad impugnare davanti al TAR di Reggio Calabria la delibera del Consiglio Comunale chiedendone l’annullamento previa sospensione dell’efficacia (non la verifica, sig. assessore Cutrì) per mancato rispetto dei termini previsti dalla Legge per provvedere – a scrivere “letterine destabilizzanti” abbia iniziato anche e soprattutto il Ministero dell’Economia e delle Finanze e ciò che emerge dalla lettura di questi documenti a firma dei dirigenti ministeriali non sembrerebbero assolutamente essere fesserie né “interpretazioni false del MinisteroFinanze”.
Avesse letto e meglio compreso la “letterina” ministeriale del 27 novembre 2015 il super assessore avrebbe notato, nella medesima, frasi come:
“si evidenzia che la deliberazione in oggetto deve ritenersi invalida”,
“si invita codesto Comune a procedere all’annullamento in autotutela della stessa”,
“in mancanza di adeguamento entro cinque giorni questa Direzione proporrà impugnativa ….”.
Si parla quindi di atti illegittimi e di diffide ad adempiere puntualmente ignorate ma evidentemente chi è “super “ è, per definizione stessa, più competente non solo del massimo organo di Finanza Italiana ma anche del Consiglio di Stato, del Tar Calabria e della Corte dei Conti, sezione regionale di Controllo della Calabria, organi istituzionali tutti citati dal Ministero delle Finanze nella sua missiva di diffida del 27 nov. u.s. e nel ricorso al Tar di Reggio Calabria a sostegno delle sue ragioni.
E cosa fare se il massimo organo della finanza italiana cita sentenze su sentenze recentissime sullo specifico punto? Da “super”, giù a citare decreti legge, tuel, regolamenti comunali, sentenze dell’epoca di Neanderthal, del fantacalcio, del gioco dell’oca e chi più ne ha più ne metta.
Perché invece non dire ai cittadini che avrebbero ben ragione ad essere più che preoccupati perché la prima conseguenza negativa di questo clamoroso errore dell’Amministrazione del sindaco Pedà, al quale si sarebbe potuto mettere comunque riparo ammettendo per tempo la propria incompetenza e quindi aderendo all’invito ministeriale di ricorrere all’annullamento in autotutela, sarà proprio l’aumento delle tasse ai cittadini gioiesi?
Assessore e amministrazione Pedà che bel regalo di natale avete fatto ai cittadini gioiesi!
Questa è la figura che avete fatto, non altra; siete riusciti, in poco tempo, a suscitare le ire del Ministero delle Finanze!
Qualcuno dovrebbe spiegare all’amministrazione Pedà ed al super assessore Cutrì, attingendo a piene mani all’altrettanto nobile arte dell’autocritica, che quelle tasse che aveva promesso di abbassare adeguandole al livello minimo deliberato dall’amministrazione Bellofiore dopo l’innalzamento delle aliquote da parte del commissario prefettizio, per un errore a cui non si è voluto con ostinazione porre per tempo rimedio nonostante gli inviti del Ministero, si pagheranno invece, care e salate.
Qualcuno per quanto accaduto, stia tranquillo, dovrà assumersene per intero le responsabilità, anche quelle erariali.
In chiusura del comunicato di risposta scrive il super:
“Fare silenzio su cose di cui non si ha piena ed onesta comprensione, sarebbe forse più utile alla collettività. Di certo sarebbe quello che farei io.”
Non possiamo che condividere tali nobili concetti domandandoci perché mai, allora, Egli non sia stato assolutamente consequenziale al suo dire, tacendo?
Cittadinanza Democratica si augura che la situazione si risolva per il meglio per la nostra Città e fa presente che non è nascondendo le cose e gli errori che si fa il Bene Comune.
Per Cittadinanza Democratica
Monica Della Vedova
già assessore alla cultura e P.I.
Comune di Gioia Tauro