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17enne uccide la mamma in Calabria: L’osservatorio chiede ispezione al ministro Orlando

“Notizie ampiamente diffuse dagli organi d’informazione confermerebbero quanto segnalato da fonti molto attendibili al presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, ossia che l’omicidio di Patrizia Crivellari, per il quale è stata accusata ed arrestata la figlia diciassettenne, si sarebbe potuto evitare se fosse stato valutato adeguatamente un fascicolo trasmesso dagli psicologi dei Servizi Sociali al Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria. Il condizionale in questi casi è d’obbligo ma, ove fosse vera la notizia, oltre a discutere dell’atrocità del delitto, gli operatori del diritto, gli inquirenti, la politica e il ministro della Giustizia dovrebbero interrogarsi sull’efficacia preventiva dell’azione della giurisdizione in Italia sempre pronta, di contro, ad applicare le sanzioni”: è quanto dichiara il responsabile dell’Ufficio Legale dell’Osservatorio, Antonino Napoli, sul caso della minorenne arrestata a Melito Porto Salvo per l’omicidio della madre.

“Come Osservatorio sui Diritti dei Minori – continua Napoli – abbiamo il dovere, prima che il diritto, di accertare se effettivamente presso il Tribunale di Minori di Reggio Calabria, o presso altre istituzioni, sia mai giunto un fascicolo in cui si evidenziavano i problemi della minore all’interno del proprio nucleo familiare e si chiedeva l’intervento delle autorità per allontanarla dalla famiglia di origine e disporre il suo ricovero in qualche struttura capace di accoglierla”.

Il legale conclude: “Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è sollecitato a disporre un’ispezione ministeriale presso il Tribunale dei Minori volto a verificare le notizie apparse sulla stampa al fine di evitare che nei confronti delle istituzioni rimangano sinistri sospetti e, ove venissero accertate eventuali gravi omissioni, chiediamo la sua azione sia intransigente perché la tutela dei minori dev’essere posta come prerogativa primaria di ogni Stato che vuole fregiarsi delle peculiarità di democrazia e civiltà”.