Voli cancellati o in ritardo: La Regione protesta formalmente con Wizz Air e preannuncia un esposto amministrativo. Saltati gli incontri in Albania della delegazione calabrese programmati per stringere nuove intese culturali
Incontri programmati da tempo, con un unico fine: rafforzare la collaborazione tra Albania e Calabria per stringere nuove intese culturali. Invece, non se ne farà niente perché dopo 24 ore di attesa in aeroporto, la delegazione calabrese è stata costretta a rinunciare alla trasferta a Tirana, tra voli cancellati o in ritardo.
Queste le ragioni alla base della nota formale di protesta con cui la Regione Calabria, attraverso l’assessore regionale alle minoranze linguistiche, Gianluca Gallo, formalizza la propria protesta nei riguardi di Wizz Air, la compagnia aerea che cura i collegamenti diretti tra Bari e la capitale albanese.
Nello specifico, si lamenta la circostanza che il volo di linea sul quale la rappresentanza calabrese (composta dallo stesso Gallo e dai consiglieri regionali Pietro Raso e Pietro Molinaro, oltre che dai sindaci di Firmo, Gizzeria, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, da alcuni consiglieri comunali, da diversi giornalisti e dal maestro orafo Gerardo Sacco) avrebbe dovuto trovar posto, in partenza nel pomeriggio di lunedì, sia stato dapprima rinviato di ora in ora per essere definitivamente cancellato nel cuore della notte, con i viaggiatori lasciati in aeroporto senza assistenza.
Nella mattinata di martedì, poi, il copione si è ripetuto, con il volo rimandato di ora in ora fino a quando gli eventi hanno portato a rinunciare definitivamente alla trasferta, con l’annullamento di tutti gli eventi e incontri in scaletta. Fatti e situazioni che hanno portato la Regione ad annunciare la presentazione di un formale reclamo alle competenti autorità amministrative e ad esprimere disappunto e indignazione nei riguardi della compagnia in questione, riservandosi di valutare la possibilità di agire anche in sede civile per un risarcimento legato al danno d’immagine patito per la forzata assenza alle iniziative in calendario a Tirana.