Volevo essere un duro: la forza di essere vulnerabili, nella realtà e in rete, con uno sguardo alla Costituzione Italiana”.

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L’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia- Sezione di Palmi  ha incontrato oggi 26 marzo  i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado,  plesso di Oppido Mamertina, con grande accoglienza  da parte del corpo docente (fra cui, il Dirigente Scolastico Dott.ssa M  Antonella.Timpano e  la Prof. Tullia Morabito) e di tutti gli studenti coinvolti. Il Presidente ONDiF , Avv. Maria Astrid Fiumara, unitamente al Vice Presidente Avv. Grazia Maria Rugolo, ed alle socie Avv. Maria Elisabetta Scerra e Avv. Veronica Lamonaca , ha coinvolto attivamente gli studenti chiamati a riflettere su temi delicati e complessi quali la predisposizione di mezzi di contrasto alle discriminazione, la valorizzazione delle diversità e delle vulnerabilità soprattutto delle fasce giovanili,  alla luce dell’innovazione digitale, che  impone a ciascuno una maggiore attenzione alla tutela dei  diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.  Partendo dall’ascolto nell’ auditorium della canzone “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi, che ha vinto il secondo posto all’ultimo Festival di Sanremo, e scorgendo tutte le antitesi del testo, sono stati messi in risalto fenomeni di disvalore quali il bullismo e il cyberbullismo,  che germinano lá dove si calpesta la  dignità  del proprio simile. E per stimolare lo spirito critico dei giovani studenti, si è dato ampio spazio alla lettura di fondamentali articoli della Costituzione Italiana  e di svariate norme sovranazionali. Tanti gli esempi pratici di fenomeni disfunzionali di bullismo e cyberbullismo, su cui gli studenti hanno potuto riflettere, per meglio capire il concetto di discriminazione e gli effetti distorti sulla vita quotidiana dei più giovani. Le conclusioni dell’ Avv. Scerra si sono concentrate in particolare modo sull ‘imprescindibile ruolo dell’ istituzione Scolastica, culla dell’eguaglianza  e delle possibilità che ogni individuo deve avere per farsi strada nella vita sociale, con riferimento all’art. 34 Cost.  A chiusura dei lavori, i saluti delle socie Avv.ti Rugolo e Lamonaca, con l’auspicio di avere seminato nelle coscienze dei giovani presenti pensieri ricchi di riflessione. Al momento di congedarsi, l’Avv. Fiumara ha chiosato: ” La vita di ciascuno di noi, e di voi ragazzi in particolare, deve essere scandita dall’apprezzamento della vulnerabilità, che è sintomatica di spontaneaitá e genuinità. “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi non è solo una bella canzone, ma è una vera e propria poesia  che  valorizza le fragilità.   E allora ci domandiamo: ma è sempre giusto combattere la propria debolezza? Va bene questa eterna lotta tra apparire forti e essere vulnerabili?  Chi ammette la propria vulnerabilità, chi ammette di avere paura e di essere fragile, ecco è  costui il vero duro, perché non teme di mostrare la vera natura, con le proprie imperfezioni e fragilità”.

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