Visite dai quattro angoli di Europa per sopralluoghi operativi a Camini

Ogni buon progetto che si rispetti deve fondarsi su una seria attività di pianificazione e sulla sequenza di opportune fasi di conoscenza e studio di temi di lavoro, luoghi, organizzazioni e persone, soprattutto se le attività proposte si svolgono in un contesto transnazionale e molteplici lingue. È questo il caso delle iniziative progettuali riguardanti le politiche giovanili, la cittadinanza attiva e la solidarietà internazionale in fase di implementazione a Camini, piccolo borgo della Locride protagonista di esperienze di ripopolamento che negli ultimi anni hanno permesso la crescita demografica e un vero e proprio ringiovanimento della popolazione residente.

Attraverso il contributo di un gruppo di lavoro multidisciplinare ed esperti/e provenienti da diversi paesi europei ed extra-europei, negli ultimi cinque mesi sono state ammesse al finanziamento pubblico ben sei proposte progettuali che coinvolgono la comunità di Camini di volta in volta come beneficiaria, come comunità di accoglienza o come luogo di origine dei e delle giovani che potranno maturare esperienze di volontariato, tirocinio, formazione o lavoro in contesti internazionali presso le sedi delle organizzazioni che compongono il partenariato transnazionale (Comuni, centri giovanili ministeriali, fondazioni, associazioni giovanili e ONG). Saranno proprio queste ultime le protagoniste dell’intenso programma di lavoro che sarà avviato la mattina del 18 luglio a Camini nell’ambito delle Visite di Programmazione Preliminari (dall’inglese APV – Advanced Planning Visit) ovvero dei sopralluoghi effettuati di persona da parte dei responsabili delle organizzazioni coinvolte nei progetti che finanziano tali esperienze di mobilità: il programma “Erasmus+ 2014 – 2020: Gioventù in Azione” e il nuovo programma “European Solidarity Corps – Corpi europei di solidarietà” gestiti entrambi per l’Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG). Tali sopralluoghi hanno lo scopo di verificare le condizioni di ospitalità per i giovani che prenderanno parte alle mobilità nelle prossime settimane, e che saranno seguiti per tutto il percorso dalle organizzazioni partner, di confrontarsi sulle procedure gestionali e di supporto ai/lle giovani con minori opportunità, di conoscere la comunità in maniera diretta e di perfezionare le modalità operative per affrontare insieme qualsiasi problematica in un’ottica di cooperazione funzionale per il benessere delle giovani generazioni. È proprio il benessere giovanile uno dei temi portanti del progetto Erasmus+ «GOOD PRACTICES FOR A BETTER YOU(th). Empowering youth well-being – GOOD4YOU(th)» che vede come organizzazione capofila la cooperativa sociale EUROCOOP Servizi di Camini “Jungi Mundu – Un solo colore” e risulta essere l’unico in graduatoria per quanto riguarda l’area della Città metropolitana di Reggio Calabria, oltre a rappresentare la prima possibilità di questo tipo per il piccolo comune della Locride. La promozione della salute psicofisica, l’adozione di stili di vita sani, l’educazione alimentare e la sensibilizzazione nei confronti dello sport come strumento per promuovere il lavoro di gruppo sono temi sempre più rilevanti a livello europeo tanto da essere stati recentemente inclusi nella nuova “Strategia dell’Unione europea per la gioventù per il periodo 2019-2027” e da costituire le basi del modello di politica pubblica a favore della salute e del benessere elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità con il titolo “Health 2020 Strategy”, della “Strategia per l’attività fisica 2016–2025” elaborata dalla stessa organizzazione e, in precedenza, della Risoluzione del Consiglio sulla salute e sul benessere dei giovani e del Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla istituzione del terzo programma d’azione dell’Unione in materia di salute (2014-2020) ispirandosi, in particolare, all’approccio collaborativo per la prevenzione e la promozione della salute definito a livello internazionale con l’espressione “health in all policy (HiAP)”. Il progetto «GOOD PRACTICES FOR A BETTER YOU(th). Empowering youth well-being – GOOD4YOU(th)», che è rientrato nella graduatoria di merito tra quelli finanziati nel 2019 attraverso il programma “Erasmus+ 2014 – 2020: Gioventù in Azione”, permetterà di trasferire sulle realtà locali tali tematiche e fornirà l’opportunità concreta a oltre 60 beneficiari/e diretti/e – in particolare coloro residenti in aree rurali e/o altri contesti socio-territoriali svantaggiati – di rendersi protagonisti del proprio benessere presente e futuro e di confrontarsi con coetanei provenienti da diversi paesi europei rafforzando le dinamiche di partecipazione e il senso di cittadinanza.

Dopo le Visite di Programmazione Preliminari già tenutesi con le organizzazioni partner provenienti dalla Slovenia e dalla Svezia negli scorsi mesi di maggio e giugno, con le visite preliminari che avranno inizio dal 18 luglio per tutta l’estate arriveranno a Camini circa 30 delegati da dieci diversi paesi (Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Serba, Romania e Spagna) in rappresentanza di quattordici diverse nazionalità raggiungendo il culmine della partecipazione nei giorni del 18 e 19 luglio 2019. La complessità e la lunghezza dei viaggi che affronteranno i/le delegati/e rappresenterà una componente fondamentale di tutti i progetti che mirano, anche come obiettivo indiretto, a connettere a livello globale le aree interne. Queste ultime risultano, infatti, talmente isolate dal punto di vista tanto logistico quanto programmatico da essere definite hard-to-reach a livello europeo e attraverso tali progettualità che prevedono attività strutturate di mobilità transnazionale risulta possibile, seppur temporaneamente, stabilire connessioni operative significative con contesti simili e altrettanto remoti siti in altri paesi europei così come con le zone nevralgiche e garantire alla popolazione, soprattutto a quella giovanile, opportunità di lavoro e formazione di qualità in maniera tale da non risentire della situazione di svantaggio geografico e socio-economico. (Foto Nicola Zolin)