Villa san Giovanni, Istituto professionale alberghiero e turistico: Progetto a Ndrangheta
L’uso e abuso delle droghe e la sicurezza stradale sono stati il filo conduttore del terzo incontro del progetto A-ndrangheta indirizzato agli studenti dell’Istituto professionale alberghiero e turistico di Villa San Giovanni, che si è tenuto martedì mattina nell’auditorium ‘E.Loi’.
“E’ un’attività che la nostra scuola, con il supporto fondamentale della Polizia di stato, sta svolgendo nell’ambito dell’educazione alla legalità – ha evidenziato Carmela Ciappina, dirigente scolastico dell’Ipalbtur -. L’argomento dell’incontro odierno è particolarmente significativo perché costituisce un’opportunità per i nostri giovani di conoscere, riflettere e prendere consapevolezza dei rischi sulla loro vita ai quali vanno incontro nell’eventualità di comportamenti avventati”.
Gli interventi sono stati moderati dalla tutor del progetto presso l’Ipalbtur, la vice questore Maria Antonietta Curtolillo, che ha ricordato che A-ndrangheta, progettiamo una città senza crimine, è un progetto voluto dalla questura di Reggio che coinvolge le scuole superiori della città metropolitana.
Un quadro esaustivo sui vari tipi di droghe e sugli effetti del loro uso, con uno sguardo alle conseguenze di tipo legale, è stato presentato dal commissario capo tecnico chimico, Luigi Magliato, con l’obiettivo principale di mettere in guardia gli studenti sui rischi della dipendenza.
La psicologa e psicoterapeuta Rosa Calabrò ha sottolineato come le banali motivazioni che avvicinano i ragazzi alle droghe, dal gusto del proibito alla facilità di procurarsela, allo spirito di emulazione, alla ricerca di benessere, costituiscono nella realtà il primo passo di un cammino che spesso sfocia nella tossicodipendenza. Emblematica, a tal proposito, la testimonianza di Vincenzo, un giovane che sta ultimando il suo percorso di riabilitazione nella comunità terapeutica ‘La casa del sole’.
La necessità di avere consapevolezza dei rischi della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti è stata rimarcata dall’ispettore della Polizia stradale, Mario Santarsiero, che ha raccomandato agli studenti di fare in modo affinché la legalità, la sicurezza e il rispetto delle regole della strada diventino un modello di vita.