Villa, ennesimo scippo il trasferimento della Polstrada
“La ditta dei traslochi che sta lavorando alla sede villese della Polizia Stradale non rappresenta solo l’immagine simbolica della sottrazione di un presidio di legalità al nostro territorio, ma attesta, ancor più gravemente, la mancanza di attenzione che alcuni rappresentanti politici locali, appellati onorevoli per lo scranno occupato in Capitale, riservano a Villa San Giovanni”.
Con queste parole l’ex assessore Lorenzo Micari torna a parlare della vicenda Polstrada i cui uffici saranno trasferiti a Reggio Calabria e sulle cui sorti aveva interessato l’ex ministro Minniti.
“Ciò che sta accadendo – prosegue Micari – oltre ad indignarci in qualità di cittadini che guardano preoccupati ad un iter dalle conseguenze gravi, assistendo all’ennesima privazione per il nostro già martoriato territorio, ci trova costretti a dover evidenziare lo scarso (se non inesistente) interessamento di chi, fino a qualche mese addietro, come Federica Dieni, si faceva portavoce di tutte le istanze possibili e, dall’alto del suo ruolo istituzionale, fonte risolutiva dei problemi che riguardavano Villa. Cosa è cambiato nell’arco di così breve tempo? Sicuramente non la situazione che vede la comunità preoccupata per la sede della Polizia Stradale che da decenni costituisce una garanzia di sicurezza non solo per le questioni di natura veicolare bensì per una presenza costante e capillare registrata in avvenimenti di varia natura. È cambiata semplicemente la collocazione della deputata di Campo Calabro, la quale dall’opposizione ora è organica alla maggioranza di Governo: abituati alla sua solerzia nel sottolineare qualsiasi vicenda e alla mole enorme di critiche che a mezzo stampa ha prodotto negli anni, oggi ci sentiamo un po’ orfani di tanta propositiva intraprendenza!”.
“Ci chiediamo – aggiunge Micari – alla luce del dibattito che tale trasferimento ha generato in città, il perché di tale silenzio da parte della Dieni, la quale non può non essere informata di quanto stia accadendo, considerando, inoltre, la presenza tra i banchi dell’assise comunale di un consigliere pentastellato. Ci saremmo aspettati una presa di posizione dalla deputata, la quale conosce benissimo (o almeno speriamo conosca) le necessità del territorio. Chi meglio di lei potrebbe divenire giusta cassa di risonanza verso i vertici governativi affinché non si verifichi un ulteriore scollamento tra l’assetto sociale e la presenza dello Stato? Venga a parlare alla cittadinanza l’onorevole Dieni, ci illustri come intende affrontare questa situazione: saremo i primi ad essere felici di doverci ricredere, altrimenti non resta che prendere atto della differenza enorme che esiste tra gli annunci resi in pompa magna e i fatti che, come hanno insegnato gli uomini e le donne che hanno scandito la storia, valgono più di mille discorsi!”.