Vibo Valentia, inaugurazione Istituto di Criminologia con Lectio Magistralis del Ministro Calderoli su Autonomia Differenziata.

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Conoscere, pensare, scegliere! Un percorso semplice che, però, in Italia è molto difficile poter applicare. La conoscenza è un optional, il pensare un’aburrìa, per lo scegliere vi deve essere quasi sempre un interesse personale. Questo vuol dire che la persona non è libera, ma deve rispondere a dettami che la rendono schiava di meccanismi che, a volte, non può controllare. Cosa si vuol dire? Sull’autonomia differenziata, come in tantissime altre cose, ognuno afferma quello che gli piace o quello che maggiormente gli interessa. Nessuno ha mai giudicato secondo un valore al di sopra delle parti e più comunemente il “bene comune”. Oggi il Ministro Roberto Calderoli, con chiarezza e lucidità, ha tenuto una Lectio Magistralis in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico, facendo, finalmente, capire cosa sia l’autonomia differenziata e perché può essere un grande vantaggio ed opportunità per il Sud. Tutto quello che si legge, sostenuto da una sinistra tendenziosa, non corrisponde al vero. Intanto, per poter applicare questo principio costituzionale è necessario regolare la norma e parificare i Lep. Naturalmente, il Sud si trova indietro e, quindi, è indispensabile creare un meccanismo che possa garantire una parità tra i territori. Per il resto è indispensabile che vi siano persone capaci e competenti che possano amministrare bene e che non abbiano altri interessi. L’Autonomia differenziata esiste nella nostra Costituzione ed è stata ampliata nel 2001 dal centrosinistra, che ha cercato sempre di poterla attuare. Ora, però, la contrasta. Perché? Non è, assolutamente, vero che spacca in due l’Italia, ma cerca soltanto di dare al Sud quello che non ha e che è esclusiva responsabilità di una amministrazione passata disastrosa. Spesso le regioni del Sud spendono più soldi di quelle del Nord, ma i risultati sono pessimi. Di chi è la colpa: del Nord che sa ben gestire o del Sud che ha avuto amministratori che non sono riusciti a far fruttare adeguatamente le risorse? Quante risorse il Sud ha restituito consentendo alle altre Nazioni di poter sviluppare i trasporti, i porti o altre importanti infrastrutture! Bene, il Ministro Calderoli, che ha spiegato, puntualmente, la riforma, rimarcando che la Consulta non ha bocciato la legge, ma l’ha, invece, riconosciuta con gli aggiustamenti che devono essere eseguiti. Infine, perché ogni regione non può, sulle materie che richiede, non operare per come è meglio per il territorio? Dopo aver ascoltato il Ministro Calderoli tutto è più chiaro e ci si rende conto che la sinistra, ancora una volta, tenta di avviluppare gli italiani. Allora, maggiore chiarezza e concreta comunicazione. Ascoltando gli scopi della legge nessun italiano, che crede nello sviluppo del proprio territorio, potrà mai contrastarla. E’ un problema di conoscenza, di saper pensare e di saper scegliere. Sempre in modo libero e positivo. Una giornata storica per l’Istituto di Criminologia che ha dimostrato di come, in effetti, si combatte il malaffare: con la conoscenza e con la corretta informazione. Un ringraziamento particolare al Rettore Prof. Saverio Fortunato ed a tutto lo staff di assistenti e professori che hanno avuto il coraggio di aprire l’anno accademico affrontando un tema delicato che, però, se ben conosciuto dimostra di come l’Italia ha indispensabile necessità di riforme. Dinnanzi ad un parterre di spessore e di rilievo si sono potuti affrontare i temi della cultura, della istruzione, del contrasto reale alla criminalità organizzata, all’inserimento di un territorio difficile come quello vibonese in contesti internazionali, che, però, pochi conoscono. Ma, la caparbietà, la preparazione, l’intelligenza, la disponibilità e le conoscenze dei componenti dell’Istituto e, maggiormente, del Rettore Prof. Saverio Fortunato e del pro-Rettore Prof. Fausto Malucchi consentiranno, certamente, di renderlo sempre più attrattivo e una vera barriera alla criminalità organizzata, in quanto in tutti i locali si respira un’aria nuova e intrisa di concreta legalità.        

24.1.25.                                                                                                        Giacomo Francesco Saccomanno

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