USB Vigili del fuoco: questa e’ la storia scritta esclusivamente da noi, tutto il resto e’ solo gioco
Ora vi raccontiamo noi dell’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco di come sono andate realmente le cose sulla Stabilizzazione di tutti i precari dei Vigili del Fuoco (così detti Discontinui) con tutta l’attestazione probante a tal fine. Questa storia ebbe inizio già dagli anni 90, quando un’organizzazione sindacale che si chiamava RSB Vigili del Fuoco (oggi attuale USB Vigili del Fuoco), il 24 Gennaio 1990 attraverso un DDL rivendicava e proponeva alla politica ed al Governo di allora: «[…] assunzione in ruolo dei discontinui ed eliminazione del precariato nei Vigili del Fuoco […]». Andando avanti con gli anni e dopo aver aperto, esclusivamente noi del sindacato dell’allora RSB Vigili del Fuoco la prima procedura di Stabilizzazione, con l’allora sottosegretario prof. Barberi, quindi con le prime assunzioni, si è continuato a lottare rivendicando lo stesso ed identico diritto quello dell’assunzione di tutto il personale discontinuo – e mentre noi RdB/USB, chiedevamo la fine della precarietà con l’assunzione di chi aveva prestato servizio per lo Stato, il governo continuava a richiamare il personale alla vecchia maniera, vigili temporanei, vigili discontinui.
Arriviamo agli anni ‘99 dove la RdB Vigili del Fuoco, inserisce nuovamente nel programma di rivendicazione l’entrata in ruolo dei vigili del fuoco DISCONTINUI e lancia anche una petizione popolare, nella quale sono state raccolte 50.000 firme per l’assunzione in ruolo di tutti i precari in questione e la chiusura del precariato nel Corpo Nazionale – altre assunzioni per i Discontinui di allora. Le lotte per la rivendicazione di tutto il personale precario VV.F. dell’allora RdB Vigili del Fuoco non si arrestano, anzi continuano negli anni e nel frattempo si espletano altre stabilizzazioni dei discontinui. Arriviamo agli anni 2000 di quando l’RdB Vigili del Fuoco di allora, oggi USB Vigili del Fuoco, ha redatto un documento unico ed esclusivo denominato “22 punti su come chiudere il cerchio del precariato nei Vigili del Fuoco” – in perfetta solitudine politica e sindacale, rivendicava nuovamente l’assunzione di tutto il personale precario VV.F. e la chiusura del precariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – nel frattempo si espletano altre procedure di stabilizzazioni ed altre assunzioni per il personale discontinuo. Da questo documento condiviso dall’intera base inizia la vera e propria lotta di strada fatta di altissima resistenza, iniziando su tutto il perimetro nazionale (Sit-In provinciali e regionali di vario tipo, Impalcature occupate, Sit-In Traghetti, Mozioni regionali, Solleciti Comunali, ecc… – l’elenco è troppo lungo) e perpetrando l’azione decisiva: l’occupazione della sede nazionale del Partito Democratico a Roma (USB VV.F. e lavoratori).
Iniziando il percorso con l’On. Emanuele Fiano ( allora responsabile delle attività di sicurezza per il suo partito ) e sottoponendo all’attenzione dello stesso e di tutti gli organi competenti (Governo ed Amministrazione C.N.VV.F.) il documento dei 22 punti, ed è li che ebbe inizio la tanto rinomata “Risoluzione Fiano”, nella quale veniva racchiuso il sunto di quei 22 punti precedenti e puntando sulla stabilizzazione di tutto il personale discontinuo e non solo. Dopo vari incontri e tavoli di discussione con gli organi della politica e del C.N.VV.F. per la suddetta Risoluzione Fiano – La Commissione Affari Costituzionali ha approvato 18 Gennaio 2017 il primo passaggio della Risoluzione Fiano, successivamente il Governo di allora, nella notte tra il 19 ed il 20 dicembre 2017 approvava l’emendamento Fabbri (Risoluzione Fiano), suggerito da USB VV.F. (https://vigilidelfuoco.usb.it/leggi-notizia/stabilizzazione-senza-limiti-deta-ancora-una-vittoria-targata-usb.html) per appunto la stabilizzazione di tutti i precari VV.F. senza limiti di età con esaurimento della graduatoria e chiusura del precariato nel Corpo Nazionale attraverso la loro assunzione definitiva (immissione Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il 29 dicembre 2017). Quindi il nuovo anno del 2018, ha appunto portato la nascita della Stabilizzazione con graduatoria ad esaurimento di tutti i precari del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (http://www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDocument.aspx?IdDocumento=13058), e che ancora è in fase di espletamento ad oggi purtroppo bloccata per la fase emergenziale, (http://www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDocument.aspx?IdDocumento=13211) e vogliamo evidenziare, anche per le ultime maldicenze e notizie inesatte (con l’evidenza e l’errata informazione di 10.000 unità), da parte di pseudo/sindacati all’interno del C.N.VV.F. alla ricerca solo di visibilità e di consensi, tendiamo ad evidenziare che la graduatoria degli stabilizzandi è per un totale di 8.929 unità – ad oggi sono stati esaminati 1.120 unità, più altre 420 unità devono essere ancora esaminati, ad oggi bloccate per la fase emergenziale, per appunto le prove (come da normative vigenti), quindi per un totale di 7.389 ancora da essere esaminati – a tutto ciò aggiungiamo che la stessa Stabilizzazione è blindata, poiché è stata immessa ed incastonata nelle modifiche del D.Lgs 139/06 e successive modificazioni, quindi in sostanza vuol dire che la stessa non è in alcun modo ed in tutti i sensi modificabile e/o ritoccabile (no aggiunte, no eliminazioni, no modifiche di alcun genere, ecc…).
Tra la fine del 2017 ed l’intero anno del 2018 la USB Vigili del Fuoco della Calabria si mette in moto per portare la problematica dei precari dei Vigili del Fuoco anche sul tavolo dell’Europa, come infatti la stessa USB Vigili del Fuoco Calabria si mette al lavoro con la deputata europea Laura Ferrara per renderlo possibile, dopo vari incontri di discussione tra l’O.S. in questione e la Ferrara. La stessa deputata successivamente pone un interrogazione parlamentare alla Commissione Europea (https://www.usb.it/leggi-notizia/vigili-del-fuoco-precari-la-commissione-ue-chiede-chiarimenti-al-governo-italiano.html) e la stessa Commissione Europea riscontrando le anomalie e le contraddizioni ed un primo momento ci da solo delucidazioni su come deve essere trattato l’argomento. La stessa Commissione Europea successivamente chiede al Coordinamento Regionale della Calabria USB Vigili del Fuoco tutta la documentazione dettagliata per uno studio più specifico della serissima problematica del precariato nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Dopo vari dialoghi e scambi di informazioni ecco che la Commissione Europea chiarisce ed afferma che lo Stato italiano ha abusato dei precari e che quindi bisogna trovare le soluzioni per ridare diritti e dignità agli stessi (https://vigilidelfuoco.usb.it/leggi-notizia/usb-vigili-del-fuoco-leuropa-condanna-litalia-e-un-abuso-la-precarieta-dei-discontinui.html).
Le lotte di classe esclusive dell’Unione Sindacale di Base del comparto dei Vigili del Fuoco, per ridare diritti e dignità a tutta una base precaria VV.F. sono state molteplici in tutti i sensi, come sono stati molteplici i ciarlatani ed i millantatori che hanno cercato di ostacolare le attività che avevamo messo in campo, individuando in noi USB i loro nemici e non chi li aveva resi precari in questo paese – spesso comitati che non rappresentavano neanche loro stessi – autoreferenziali – (Associazioni Anti-Sindacato e del PostPay senza nessun riconoscimento o rappresentatività di categoria all’ARAN , personaggi estemporanei e/o di passaggio alla ricerca della gloria, amici degli amici dei politici di turno ecc…) e che cercano quegli pseudo consensi che possono essere dati dalle persone poco informate o circondate da chi crea una rete di informazione fittizia per intrappolare la propria preda da sgranocchiare con calma dopo averla manipolata. Dopo vari ostacoli, oppressioni, vessazioni, complotti, lotte di piazze continue, ecc… l’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco è riuscita comunque da sola assieme all’intera classe lavoratrice a conquistare un diritto negato per decenni e le nostre attività da combattenti USB VV.F. saranno presenti nella pagine della storia di tutto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e chi cerca di rubarla o distorcere il contenuto sono individualisti che cercano la gloria con le imprese fatta da altrui, quell’altrui composto solo dalla USB del comparto dei Vigili del Fuoco composta interamente dall’intera classe lavoratrice.
Catanzaro, 05/05/2020
per Il Coordinamento Regionale USB VV.F. Calabria
Tutti i Vigili del Fuoco che sono stati presenti nelle piazze, scrivendo la storia, resistendo e vincendo