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Una prima fotografia del vigneto Calabria: produzione buona ma il caldo anticipa la raccolta di almeno sette/dieci giorni

In base alle attuali previsioni svolte da Coldiretti sarà al via almeno di 7/10 giorni  in anticipo rispetto allo scorso anno, la vendemmia 2021, per le ondate di calore causate dai cambiamenti climatici che hanno fatto schizzare le temperature oltre i 40 gradi accelerando la maturazione delle uve.  Le uve bianche Chardonnay saranno le prime a essere raccolte.  La produzione calabrese quest’anno – sottolinea la Coldiretti – si stima in crescita di circa il 10%, ma molto  – precisa Coldiretti -dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione sia dall’assenza di malaugurati nubifragi e grandinate che possono avere un impatto devastante sui vigneti e sulle quantità prodotte. In Calabria si attende comunque una annata di buona qualità anche se l’andamento della raccolta sarà influenzato molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo. Per il vigneto Calabria  quella che si sta presentando è senz’altro un’annata particolare, che richiede grande attenzione da parte dei viticoltori, ma che al momento non desta particolari preoccupazioni anche se l’andamento climatico, se continuerà l’eccessivo caldo, potrebbe influire sulle rese produttive visto che in vari comprensori, non è possibile effettuare l’irrigazione di soccorso.  Al momento  – riferisce Coldiretti- la fioritura è buona e non si registrano particolari implicazioni negative così come l’invaiatura  e l’allegagione.  In base alle rilevazione dei tecnici di Coldiretti Calabria, non ci sono particolari fenomeni di malattia del vigneto ma da qui alla vendemmia, sono numerose le variabili che andranno ad incidere sul risultato finale, a cominciare dal meteo e anche dal pericolo cinghiali.   “Ci sono però – annota Aceto Presidente di Coldiretti Calabria– vignaioli preparati che operano al fianco di tecnici preparati, che sono in grado  di cogliere le sempre nuove esigenze del vigneto, determinate anche dai cambiamenti climatici”. La produzione calabrese – sottolinea la Coldiretti – può contare su vitigni autoctoni a dimostrazione del ricco patrimonio di biodiversità,  19 tra Doc e Igt,  una produzione del 75% di vini rossi e rosati (segmento in crescita)  e il 25% di bianchi. Dal “Vigneto Calabria”  nascono opportunità di lavoro per 13mila persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, in attività connesse e di servizio ma anche multifunzionali che vanno dalla trasformazione e vendita aziendale del vino all’enoturismo.  Infine  – sottolinea Coldiretti – è da segnalare il protagonismo dei giovani vignaioli con una crescita costante della presenza delle donne, che prendono in mano le redini delle aziende imprimendo una svolta innovatrice in un settore importante come quello vitivinicolo che imprime dinamismo all’agroalimentare “Made in Calabria”. .

 

 

02.08.2021                                                             Ufficio Stampa Coldiretti Calabria