Un primo passo per il futuro del teatro in Calabria: le compagnie di produzione hanno incontrato il vicepresidente Spirlì
Dal doppio incontro avvenuto tra le compagnie di produzione calabresi e il vicepresidente della Regione Calabria Nino Spirlì è emerso che la quota prevista dalla Legge 19 destinata alle produzioni (Art.4) è stata riportata alla cifra del 2017, ovvero il primo anno del triennio 18/20, ristabilendo quell’adeguato finanziamento che aveva subito un ingente taglio da parte della precedente amministrazione, sia sul 2019 che sul 2020.
CALABRIA. Le compagnie di produzione teatrale ottengono un importante risultato a seguito del doppio incontro avvenuto con il vicepresidente della Regione Calabria e assessore alla Cultura Nino Spirlì, coadiuvato dalla Dirigente Generale Tallarico e dalla Dirigente di Settore Cauteruccio sulla gestione dei fondi della Legge Regionale 19, alla voce destinata alle produzioni (Art.4). È stato annunciato dallo stesso Spirlì di essere riuscito a ristabilire la quota di 950mila euro, per i fondi ordinari previsti dalla Legge 19, nell’ambito di una programmazione di durata triennale. Finanziamenti che la precedente amministrazione aveva ridotto, per il 2020, a 355mila euro, un taglio che avrebbe compromesso la sopravvivenza stessa delle 9 compagnie di produzione, in questo momento già provate dalla crisi causata dall’emergenza sanitaria.
Una misura economica, quella adottata dal vicepresidente Spirlì, che ristabilisce la “normalità” per il prosieguo del triennio in corso. Se non si fosse trovata una soluzione al taglio, infatti, i livelli occupazionali di ogni compagnia avrebbero subito un taglio del personale dell’80% circa. Una conseguenza drammatica che avrebbe avuto una ricaduta su tutto il territorio regionale con il licenziamento di oltre 150 lavoratori. Quello raggiunto dal vicepresidente Spirlì è, dunque, un risultato meritevole, che si propone di arginare le perdite subite negli ultimi mesi dalle compagnie e che vuole conferire al loro piano di lavoro un respiro di durata triennale, così come la legge stessa prevede. La sicurezza di un finanziamento, quindi, non solo consente la ripresa del settore, ma pone le basi per una “riprogettazione”, sia in termini di collaborazione con le istituzioni, che di ristrutturazione e ripensamento del sistema teatrale in vista delle recenti linee guida governative.
Il dialogo, che ha portato all’annuncio della costituzione di un tavolo tecnico tra Regione Calabria e realtà teatrali, era cominciato già ad inizio aprile con l’appello di CReSCo Calabria, che aveva richiamato l’attenzione sulla situazione critica vissuta dal settore, bloccato dall’emergenza covid-19. Uno dei punti dell’appello era stato proprio l’ordinaria gestione dei fondi della Legge 19, in vigore dal 2017.
Le compagnie di produzione che hanno partecipato agli incontri in Regione sono 9 e provengono da tutto il territorio: Scena Verticale e C. Rat Teatro dell’Acquario di Cosenza, Rossosimona di Rende, Teatrop di Lamezia Terme, Teatro del Carro di Montepaone, Dracma di Polistena, C.T.M. di Gioiosa Ionica, Scena Nuda e Manachuma di Reggio Calabria. Le compagnie hanno ottenuto negli anni diversi riconoscimenti di caratura nazionale e internazionale, tra questi il Premio Ubu, il Premio Nazionale Otello Sarzi, il Premio Nazionale Giovani Realtà, il Premio Giovani Attori, il Premio Scenario, il Premio Inbox e il Premio Nazionale della Critica. Riconoscimenti che hanno consacrato la qualità della produzione teatrale calabrese che, pur avendo mantenuto nel tempo un alto profilo artistico, non è riuscita quasi mai trovare il supporto dovuto in sede istituzionale.
La Cultura, dunque, acquista un ruolo rilevante nell’azione politica di questa amministrazione, che ha scelto di partire anche dal Teatro, riconoscendo questo settore come una risorsa per il territorio non solo in termini socioculturali, ma anche economici. Per dare costanza a questo dialogo appena intrapreso, l’assessore alla Cultura, in accordo con le produzioni, ha confermato l’istituzione di un tavolo tecnico per il teatro permanente, con cadenza quindicinale, che costituisce un primo passo importante per una programmazione integrata del sistema teatrale calabrese. A questo proposito Spirlì ha anche annunciato una serie di interventi su cui sta lavorando e che intende avviare nell’imminente futuro, i cui dettagli però sono ancora tutti da definire: una Scuola di Alta Formazione Teatrale, l’istituzione di un Circuito Teatrale diffuso su tutto il territorio calabrese, un progetto integrato per la cultura da svilupparsi nei principali borghi della Calabria. È la prima volta che un artista si trova a rappresentare il popolo dell’arte nella giunta regionale, e si stanno già raggiungendo i primi risultati.