Un presente italiano ridisegnato da maledizioni, riti e macumbe. Cosa significa l’aggressione a Matteo Salvini Di Al. Tallarita
La mia posizione di antropologa, prima che crimiloga e scrittrice, mi autorizza a dare un peso specifico, a quelle frasi “io ti maledico.. io ti maledico”.. “pagherai quel sangue…” rivolte al Leader della Lega e agli uomini della sua scorta, che hanno sanato il grave atto con stoico self control. Siano inseribili in una ritualità tribale. Così come ho accennato, nel primo articolo che ho scritto nel pomeriggio dell’aggressione a Matteo Salvini. Chiaramente questa mescolanza etnica, che l’Europa è in particolare l’Italia vive, reca in sè una serie di trascendenze culturali, che fanno saltare il livello culturale a quello delle ritualità arcaiche. Che in Italia sembravano superate da oltre un secolo, che invece, una forzata immigrazione, hanno fatto ritornare alla luce. Ben sappiano quante donne sono prostituite in Italia. Qui condotte dalla mafia africana con la minaccia, di tenere le famiglie in Africa, sotto scacco di magia nera e macumba. E queste donne così mentalmente inserite in tale società con culture così differenti da quella europea, sono terrorizzare dai presunti effetti. Sono ritualità ancora presenti in molte zone del mondo. Sotto varie forme. Più Ome o religiose, magiche rituali il Candomble, la religione Yoruba. Religioni che si mescolano alla magia. Ma quella africana è una società fortemente arcaica. In cui la magia, con la presenta dei riti voodo e della magia nera, nonché della macumba, diventa la parte preponderante di alcune ritualità religiose che mescolano rito, magia, paganesimo e vari credo. A volte anche a quello cattolico ortodosso. L’approfondimento è d’obbligo e mi riprometto dopo questo breve accenno a porre ulteriore attenzione sul fenomeno qui nella mia rubrica. Quello che è grave, e che le frasi inseribili in una ritualità di magia nera, sono state violentemente e aggressivamente pronunciate, da una donna laureatasi in Italia, a Firenze. Che lavora al comune del luogo in cui ha compiuta l’aggressione appena uscita dal comune in cui lavorava, con un progetto per extracomunitari. Questa cosiddetta ‘risorsa’, anziché integrarsi nella cultura italiana, farsi impregnare della sua etica e della sua morale, di una nazione che l’ha accolta e istruita ai sentimenti storico filosofici, moderni dell’Europa, artistica e antica, invece porta in auge i retrogradi arcaici termini di una ritualità, che potrebbe anche far parte del suo sostrato culturale, ma da cui avrebbe dovuto evolversi. In una nazione eticamente moderna. Con una cultura che incute il rispetto, la razionalità e il rispetto della fede. E delle fedi altre. Ricordiamo che lei inoltre, si è scagliata contro il simbolo della cristianità cattolico romana, al collo di Matteo Salvini. Il Rosario. Simbolo anche di pace, che recita attraverso i suoi grani il mantra-preghiera alla Madre del Cristo la Madonna, figura cardine della nostra religione, colei che ha sconfitto il male. E madre dell’umanità. Di certo la significazione simbolica di questo amaro gesto, va davvero oltre. Gesto stranamente non condannato diffusamente a sinistra, nonostante molti docenti intellettuali siano proprio di tale schieramento e colore politico. Anzi giustificato da alcuni…. Inconcepibile. Evidentemente si sminuisce la gravità di questo salto secolare nel mondo arcaico africano. Fatto di maledizioni, riti e macumbe.