Un libro-denuncia sulla grande incapacità di far valere i propri diritti da parte di tutta la politica
Sarà presentato a Lamezia Terme il libro di Rosella Cerra e Roberto Longo “34%. La storia di una legge per il Sud – La questione meridionale a Bruxelles”. Lunedì 22 gennaio alle ore 18.00 presso Palazzo Greco Stella, in piazza Salvo d’Acquisto.
Sarà presente, per i saluti, il sindaco cittadino Paolo Mascaro. Introdurrà i lavori e modererà Pasqualino Rettura, giornalista de “Il Quotidiano del Sud”. Interverrà insieme agli autori, Rosella Cerra e Roberto Longo, anche Cinzia Lamberti, discendente della nobile famiglia citata nel libro. Concluderà Alessandro Mazzitelli, professore di Diritto Pubblico presso l’Università della Calabria.
Un libro che racconta le fasi che hanno portato all’applicazione della “clausola del 34%”, ossia la ripartizione dei fondi dello Stato in conto capitale alle regioni del Sud Italia in proporzione al numero della popolazione. Il 34% è proprio la percentuale del Sud Italia. Una legge la cui applicazione è stata caldeggiata fin dal suo insediamento dal ministro per il Sud Barbara Lezzi durante il governo giallo-verde. È lei che ha scritto la prefazione al libro, rimarcando che a tutt’oggi tale clausola trova ancora difficoltà nell’essere applicata a pieno.
In seguito alla presentazione del libro a Napoli, è nata anche una interrogazione parlamentare rivolta al ministro Raffaele Fitto, nella quale si chiede che venga applicata in pieno. Anche nel 2020 fu presentata una interrogazione sulla mancata applicazione della clausola. Ancora si attendono risposte. Vogliamo ricordare che ciò implica, per le regioni del Sud, perdere ogni anno circa 60 miliardi di spese in conto capitale
Il libro contiene anche in versione integrale la petizione portata a Bruxelles nel 2015 dagli stessi autori del libro e dalla quale poi è scaturita la legge.
Nel libro è contenuta un’altra petizione mandata sempre alla Commissione Petizione a Bruxelles e che riguarda il “Fattore Omega”. Il “Fattore Omega” è una sanzione che viene applicata ai comuni e alle aziende con almeno 50 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 10 milioni di euro in ritardo di pagamento delle bollette dell’energia elettrica. Ma non è la stessa per tutta l’Italia. Le Regioni del Sud Italia pagano le bollette più care. Attualmente la differenza e spropositata, giusto per fare un esempio, riportato anche nel libro, in Sicilia è 202,41 €/MWh, in Puglia, Molise e Basilicata a 179,94 €/MWh. In Lombardia è di 15,9 €/MWh.
È un’altra di quelle disomogeneità che continuano a mantenere l’Italia divisa, nonostante i buoni propositi, nonostante i proclami.
È un libro che riporta dati, ricerche e studi. Di economia, di storia, di attualità. Abbiamo voluto riportare anche articoli, documenti, analisi per avere un quadro quanto più ampio possibile sulle riflessioni relative alle ripartizioni di fondi, di finanziamenti, di risorse cercando di capire e di interrogarci su quali siano effettivamente le “colpe” e le responsabilità dei cittadini, dei politici e degli amministratori del Sud.