Turismo accessibile, Miceli (M5S): anche in Calabria è possibile Le persone con disabilità al centro delle mie azioni programmatiche
Rende (Cs) – Di seguito le dichiarazioni di Domenico Miceli, candidato capolista del Movimento 5 Stelle per la circoscrizione Nord per il rinnovo del Consiglio Regionale, presidente Amalia Bruni.
“Per far crescere la Calabria avremo bisogno dell’aiuto di tutti ma tutti dovranno avere pari possibilità di accesso a questa rivoluzione gentile. Dobbiamo partire da una rinnovata sensibilità della pubblica amministrazione verso le istanze delle categorie più deboli, smontando miti e false convinzioni che si configurano, nel peggiore dei casi, come abilismo. Dobbiamo invertire questa tendenza, lavorare sul piano culturale e su quello etico. Per far ciò si dovranno indirizzare gli enti locali verso un percorso virtuoso che porti la Calabria a diventare la prima regione d’Italia a gestire un’offerta turistica per le persone con disabilità.
La nuova programmazione regionale dovrà puntare quindi al turismo accessibile, intercettando una grande opportunità dai risvolti importanti in termini occupazionali, aspetto economico da non sottovalutare assolutamente.
E ancora indirizziamo la nostra attenzione al Patto per la disabilità, che il Movimento 5 Stelle ha portato alla ribalta nazionale grazie all’impegno e alla dedizione di tanti attivisti e del deputato Massimo Misiti. Un lavoro che ha reso possibile anche la creazione delle Sale Blu presso la stazione ferroviaria di Sibari, grazie all’interessamento di Trenitalia. Un primo piccolo passo che rappresenta una grande conquista per le persone con disabilità che oggi possono finalmente prendere il treno in piena autonomia.
C’è anche bisogno di introdurre presso gli enti locali, soprattutto a livello comunale, due strumenti fondamentali: il Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche) e la figura del Disability Manager. Due aspetti che potrebbero trovare spazio, in maniera vincolante, anche all’interno dei bandi per l’accesso ai fondi europei. Una innovazione a livello normativo che deve essere introdotta anche presso le strutture sanitarie regionali che ancora oggi sono inaccessibili a causa di barriere architettoniche insormontabili e delle strutture residenziali popolari.
Gli enti pubblici, a partire dalla Regione Calabria, dovranno quindi ristabilire equità nella partecipazione e nell’autonomia personale, facendo seguito ai dettami della nostra Costituzione e alle richieste fino ad ora inascoltate di migliaia di persone con disabilità. Nessuno deve rimanere indietro a causa di barriere fisiche e mentali. Il futuro della nostra terra dovrà essere accessibile a tutti”.