Tucci (M5S) a Ferro (FDI): Giu’ le mani dal reddito di cittadinanza
“È divenuto lo sport preferito degli esponenti di Fratelli d’Italia: bullizzare i percettori del reddito di cittadinanza, offenderli, deriderli, caricaturizzando il sussidio con il solito volgare e disumano cliché del mero assistenzialismo e del metadone di Stato”.
È quanto afferma il deputato del MoVimento 5 stelle Riccardo Tucci a proposito delle dichiarazioni rilasciate dalla meloniana Wanda Ferro nel corso di un evento elettorale a Reggio Calabria.
“Il loro intento è chiaro – aggiunge Tucci – è abolire il reddito di cittadinanza, che rimane principalmente una misura di contrasto alla povertà, cosa che ancora gli esponenti di destra non hanno ben compreso. Il reddito ha consentito a milioni di persone in difficoltà di mangiare, vestirsi e avere una casa, di soddisfare i bisogni primari non i lussi. Nel 2020 secondo l’Istat la misura ha salvato un milione di famiglie dalla povertà assoluta e ha evitato lo scoppio di tensioni sociali durante la pandemia. Il reddito ha rappresentato un freno alla delinquenza e lo conferma un’intercettazione di un’inchiesta antimafia palermitana dove un boss si lamenta del fatto che non si trovano più “picciutteddi” da utilizzare come manovalanza per commettere intimidazioni giacché percettori in famiglia del sussidio”.
“Le truffe sul reddito – spiega il parlamentare – negli ultimi 15 mesi, sono state meno dell’uno per cento del totale, ma mi rendo conto che fa più rumore un albero che cade che cento che crescono. E comunque le stesse non costituiscono delle valide ragioni per abolirlo, come (non) succede con le pensioni d’invalidità e il malcostume dei falsi invalidi. Quello che chiediamo noi del Movimento 5 Stelle è un rafforzamento dei controlli e il miglioramento delle politiche attive nei centri per l’impiego delle Regioni. Nel primo Governo Conte, nel 2019, abbiamo stanziato 1 miliardo di euro per potenziare i Cpi, così da gestire al meglio l’incrocio tra la domanda e l’offerta e fare incontrare i percettori di reddito con i datori di lavoro. La verità è che le Regioni, peraltro quasi tutte in mano al centrodestra, hanno fatto solo 3mila assunzioni sulle 11mila previste. In Italia abbiamo un numero ridicolo di addetti: 8mila a fronte di 54mila in Francia e 100mila in Germania”.
“Giova anche ricordare – continua l’esponente pentastellato – che coloro che percepiscono il sussidio sono per due terzi pensionati o inabili al lavoro mentre solo un 33 per cento è occupabile. In Germania il reddito di cittadinanza ha impiegato decenni per perfezionarsi con aggiustamenti vari, in Italia si pretende che lo stesso sia senza sbavature in 5 anni scarsi. Il Movimento 5 stelle – conclude Tucci – farà le barricate per evitare che la misura a favore degli ultimi e dei fragili sia abolita”.