Tribuna Politica Muse, occasione persa per i candidati dei territori
Si è tenuta presso la Sala D’arte Le Muse di via San Giuseppe 19 l’incontro denominato “Tribuna Politica Muse” presso la storica sede del sodalizio culturale reggino.
In prossimità del voto del 25 settembre 2022 il presidente Muse prof. Giuseppe Livoti sette giorni fa aveva fatto un appello ai vari candidati per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica per partecipare a questo incontro in quanto le associazioni culturali, i club service e non solo, da luoghi di cultura liberi ed indipendenti, hanno bisogno di confrontarsi con il territorio, con le varie geografie e con le personalità che ivi operano poichè ognuno proviene da estrazioni culturali, politiche e formative diverse. Un incontro innovativo che ha posto il ruolo dei sodalizi associativi come luoghi per informare ed approfondire con la gente comune con la conoscenza di chi ci rappresenterà a livello nazionale, in un tempo quale è il nostro che vive di disaffezione alla politica, di allontanamento dalle piazze e senza momenti di confronto autentico. Nonostante la numerosa adesione via email di aspiranti politici al dibattito, Livoti ha amaramente constatato la sola presenza di tre candidati che si sono esposti al giudizio del pubblico incontro e tutto questo ha continuato il presidente Muse Livoti la dice lunga sulla qualità del mondo politico lontano dalla gente comune e sempre più distante dal dialogo. Il 25 settembre si vota per eleggere la XIX legislatura. Quella che entrerà nell’esercizio delle sue funzioni sarà la XIX legislatura della storia della Repubblica, della seconda volta che si voterà con la legge elettorale Rosato (il cosiddetto “Rosatellum”) e della prima volta che si eleggeranno i membri del parlamento dopo la riforma del 2020. Quest’ultima ha modificato gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione, riducendo il numero di membri della Camera dei deputati da 630 a 400 (con quelli riservati alla circoscrizione estero che passano da 12 a 8) e del Senato da 315 a 200 (da 6 a 4 per la circoscrizione estero). I nuovi membri del parlamento rimarranno in carica cinque anni.
I partecipanti alla “Tribuna Politica Muse” hanno avuto a disposizione 10 minuti per riassumere la propria idea, le loro proposte e la loro appartenenza dopo un pubblico sorteggio. Il primo ad intervenire è stato Gerardo Pontecorvo candidato al senato per “Sinistra Verde” che si è soffermato sul riscaldamento globale catastrofico, sulla mancata realizzazione di una politica del mare, nessun futuro ambientale, inquinamento imperante. Errato il ciclo dei rifiuti compresa la creazione degli inceneritori come quello che dovrebbe essere realizzato a Gioia Tauro ed indicato come termovalorizzatore. Nessuna politica antiincendio è stata fatta e oggi vediamo le conseguenze continua Pontecorvo così come allo stato attuale, non vi è stata nessuna sistemazione idraulica forestale. La recente crisi del prezzo del gas e delle forniture ci rinforza nella convinzione di accelerare l’uscita dall’economia delle energie fossili per costruire un modello resiliente in grado di fornire risposte. Occorre garantire l’energia ai cittadini per i loro bisogni a un prezzo equo e stabile nel tempo, senza speculazioni e senza impatti climatici ed un piano di eliminazione dei combustibili fossili dalle abitazioni mediante energie rinnovabili, efficienza energetica, pompe di calore e ogni altro processo che porti all’elettrificazione completa delle abitazioni, incluso il superamento delle deroghe per l’impiego di gasolio nel riscaldamento. Secondo intervento, sempre per pubblico sorteggio quello di Zaira Viviana Lenzi per “Vita” che promuove l’abrogazione di ogni norma in violazione dei diritti umani e si alla vita come diritto inalienabile in tutte le sue espressioni e manifestazioni in cui le giovani generazioni, i bambini e gli adolescenti sono al centro della comunità nazionale. La Lenzi si è soffermata su libertà e diritto al lavoro ed allo studio come attitudine al proprio talento personale e professionale finalizzato al bene comune e cosa importantissima per “Vita” stop alle speculazioni della finanza internazionale sull’Italia e sulla sua economia nazionale così come si deve avere in campo medico la libertà di scelta terapeutica ed l’ abolizione del passaporto sanitario e green pass.
Ultimo intervento quello di Tilde Minasi per il Senato in quota “Lega” che ha sostenuto che il loro programma si basa su un mix di fonti energetiche, sia per risolvere l’emergenza in atto che per raggiungere gli obiettivi climatici europei. La proposta principale è quella di abbassare il costo del lavoro – soprattutto per l’assunzione di giovani – e di potenziare gli incentivi per l’occupazione femminile. Viene inoltre proposto di estendere fino ai 35 anni l’età anagrafica per il contratto di apprendistato. Sulle buste paga, anche la Lega prevede una forma di salario minimo agganciata alle retribuzioni previste dai contratti nazionali più diffusi. Obiettivo è anche quello di rivedere il reddito di cittadinanza. Tra le proposte, quella di assegnare l’erogazione del Rdc ai Comuni e di trasformarlo in un “ammortizzatore sociale finalizzato all’occupazione”. Per le pensioni, la Minasi ha rilanciato la proposta di “Quota 41” (dove 41 sta per gli anni di contributi versati). Ed ancora creare e sburocratizzare gli impianti rinnovabili in un mix di fonti energetiche, sia per risolvere l’emergenza in atto che per raggiungere gli obiettivi climatici europei. ecologica. Il ripristino dei decreti sicurezza compreso il divieto di ingresso per le Ong che operano nel Mediterraneo. Abbassare il costo del lavoro – soprattutto per l’assunzione di giovani – e di potenziare gli incentivi per l’occupazione femminile. Infine fulcro del programma è l’introduzione della flat tax, ovvero di una aliquota fissa al 15 per cento. L’obiettivo è quello di eliminare la tassazione progressiva basata sulle attuali aliquote Irpef. Nella seconda parte della serata il pubblico ha animato un ampio dibattito rivolgendo domande e perplessità ai candidati presentati, denunciando anche come il mondo politico-istituzionale è ormai lontano dalla quotidianità e sempre più vicino alle scelte di palazzo.