Treni Blues, Tavernise (M5S): Consegna ridotta e in ritardo serve piu’ rispetto per la fascia Ionica
CORIGLIANO ROSSANO – “Trenitalia ha comunicato alla Regione Calabria la ripianificazione della messa in esercizio dei treni Blues: solo i primi due treni, dei quattro annunciati, arriveranno entro marzo 2023 ed un terzo entro la fine dell’anno. Le consegne, previste nel contratto di servizio stipulato nel 2019 tra Art-Cal e Trenitalia, verranno completate nel corso del 2024”, è quanto comunica il capogruppo M5S in consiglio regionale, Davide Tavernise dopo un’interrogazione tesa a sollecitare l’intervento della Regione sulla consegna dei treni Blues da parte di Trenitalia.
“Il contratto stipulato con Trenitalia – rimarca Tavernise – prevedeva già la consegna dei treni secondo la seguente tempistica: 3 treni nel 2022, 5 nel 2023 e 5 nel 2024. Poi il 1 aprile scorso a Reggio Calabria, e successivamente il 5 luglio a Corigliano Rossano l’annuncio: i primi 4 treni entro marzo 2023. Operazione conclusa? Assolutamente no.
Nel dicembre 2022 la comunicazione di Trenitalia ad Art-Cal: per cui l’emergenza pandemica e la crisi internazionale, generata dal conflitto nell’est Europa, rendevano necessario per Trenitalia uno slittamento dei primi 3 treni Blues previsti nel 2022. E oggi ci viene comunicata un’ulteriore consegna ridotta e differita”.
“Ricordo che si tratta di treni chiamati a viaggiare sulla linea ionica tra Reggio Calabria e Sibari, e la trasversale tra Catanzaro Lido e Lamezia Terme, per dare il via a un cambio completo del modo di viaggiare su queste linee e supportare il sistema turistico calabrese nel suo rilancio – continua il consigliere regionale -. Trenitalia mantenga gli impegni presi e la Regione inizi a dedicare maggiori attenzioni a questi luoghi della Calabria che restano fuori dai circuiti economici e turistici per colpa di infrastrutture vetuste e scarsa attenzione istituzionale”.
“L’investimento complessivo per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, di proprietà di Trenitalia – sottolinea Tavernise – ammonta a circa 210 milioni, di cui quasi 70 milioni a carico della Regione, e comprenderebbe anche 14 elettrotreni e 2 locomotive diesel. Lo Stato in tutte le sue articolazioni mantenga gli impegni presi con i territori: la credibilità e il rilancio passano anche dal rispetto dei contratti”, conclude Tavernise.