Trebisacce, Mundo: Per il Chidichimo siamo fiduciosi nell’azione del consiglio di stato e del commissario Urbani
Giovedì 4 febbraio avrà luogo l’udienza davanti al Consiglio di Stato a seguito della richiesta di chiarimenti da parte del Commissario ad Acta per l’attuazione della sentenza 2151 del 2015, che determina la riapertura dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce. Il Commissario ad Acta fu nominato sempre dallo stesso Consiglio di Stato nella persona del Capo di Gabinetto del Ministro della salute, che a sua volta nominò ad uopo il Dott. Andrea Urbani, Direttore generale del suddetto Ministero.
“L’udienza – ha dichiarato il sindaco di Trebisacce Avv. Franco Mundo – scaturisce anche dalle interlocuzioni che abbiamo avuto con lo stesso Andrea Urbani nei mesi scorsi, al quale ho sollecitato più volte l’esercizio dei suoi poteri di Commissario ad acta, per effetto dei quali è titolato a sostituirsi al Commissario ad acta per il piano di rientro e al Direttore generale dell’ASP di Cosenza in funzione dell’attuazione della sentenza in oggetto, soprattutto dove la stessa ha annullato il decreto 18 del 2010 che ha determinato la chiusura dell’ospedale Chidichimo di Trebisacce. Trattasi di materia complessa e delicata non solo per le ingenti risorse necessarie (Al di là del numero dei nuovi dipendenti i quali dovranno necessariamente essere assunti), che dovranno essere utilizzate per attivare i servizi in parola e per le quali necessita modificare i bilanci della Regione e dell’ASP. Noi, per quel che ci riguarda, abbiamo già trasmesso al Consiglio di Stato e allo stesso Commissario ad acta tramite il legale che cura gli interessi del Comune di Trebisacce, Prof. Giuseppe Mormandi, la nota con cui ricordiamo ed evidenziamo tutte le divisioni e i servizi che erano esistenti al momento della chiusura e che attendono di essere ripristinati. Lo stesso Urbani ci ha trasmesso nei giorni scorsi una nota di riepilogo dei poteri che avrebbe chiesto al Consiglio di stato per attuare la sentenza, consistenti sostanzialmente nel reperimento di risorse finanziare necessarie per completare i lavori occorrenti dal punto di vista strutturale (Messa in sicurezza della struttura ospedaliera e ripristino delle sale operatorie) nonché lo spostamento in avanti nel tempo dei termini indicati con la sentenza numero 7 del 2020 (Sentenza di esecuzione giudicato) perché una volta trovate le risorse, il passo successivo consisterà nell’indizione di un procedimento ad evidenza pubblica per individuare l’impresa che deve effettuare i lavori e il trascorre dei tempi tecnici di esecuzione, con le conseguenti e relative autorizzazioni all’esercizio dell’accreditamento istituzionale della struttura ospedaliera. Sebbene il tempo trascorre inesorabile, conserviamo sempre la speranza che il giusto e sacrosanto diritto alla salute del territorio venga riconosciuto. Attendiamo fiduciosi l’esito dell’udienza avendo già interloquito con il Dott. Urbani il quale ci ha rassicurato che appena sarà emanato il provvedimento si recherà in Calabria e a Trebisacce per darne attuazione”.