È notizia di queste ore la strage di migranti in arrivo sulle nostre coste, con un bilancio di 45
morti, tra cui donne e bambini, destinato a crescere nelle prossime ore. Una notizia che,
similmente a quelle che si ripetono da anni nei nostri mari, ci lascia una sensazione di
sgomento e di rabbia. Vogliamo infatti ribadire come non si tratti di semplice fatalità. C’è una
precisa responsabilità politica da parte dell’attuale governo di destra del nostro paese, che
con il Decreto Flussi e la criminalizzazione delle ONG e la presunzione di bloccare gli
sbarchi, di fatto impedisce e rende più difficile i salvataggi in mare, giocando con la vita di
uomini e donne considerati alla stregua di «carichi residuali» (termine che è esempio del
linguaggio violento e discriminante del governo Meloni e dei suoi esponenti). Lo stesso
governo che davanti a questa strage si dimostra ipocritamente rammaricato, scaricando la
colpa su una presunta migrazione senza controllo. Ma altrettanto ipocrita troviamo il
rammarico delle forze di centrosinistra, che negli anni, al governo, hanno promosso politiche
discriminatorie, inumane e repressive in materia di immigrazione (ricordiamo fra tutte il
Decreto Minniti).
Ci sembra peraltro indicativo che, mentre assistiamo all’ennesima tragedia, si svolga a
Riace una manifestazione in solidarietà a Mimmo Lucano, ex sindaco che rischia ad oggi la
reclusione per fatti legati alla costruzione di un sistema di accoglienza.
Per questo e altro, serve un’opposizione sociale e politica forte che ponga fine a questa
barbarie generalizzata.
Potere al Popolo! Calabria
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