Tra emergenza, chiacchere e vuoti di memoria..
L’ennesima diatriba di questi giorni tra le varie parti politiche locali sulla questione aeroporto, ci fa venire il dubbio che l’attuale emergenza non sia servita loro a ritrovare il senno e neanche il buon senso che avevamo auspicato nell’ultimo nostro comunicato dello scorso 31 marzo. Sempre solo chiacchiere.
Continua, infatti, il solito scaricabarile sulle responsabilità e si fa la corsa ad attribuirsi meriti che in termini di benessere per la collettività e per il territorio sono completamente inesistenti.
Occorre, di nuovo, fare ordine nella confusione che viene generata sui media.
Partendo dalla lettera “confidenziale” del presidente ENAC rivolta al parlamentare Cannizzaro, che è stata pubblicata sui quotidiani, occorre chiarire quanto segue:
1) Non dovrebbe essere complicato intuire che gli Enti titolari di un servizio pubblico devono fornire tutte le informazioni e, in particolar modo quelle di interesse pubblico, attraverso documenti e attraverso il proprio sito istituzionale affinché il relativo contenuto diventi ufficiale e vincolante. Tutto ciò che non è ufficialmente pubblicato, non c’è.
2) In ogni caso, l’ENAC non ha alcun motivo oggi per decretare la chiusura dell’aeroporto dello Stretto una volta terminato il periodo di operatività ridotta disposto per gran parte degli scali nazionali a causa delle misure di contenimento dovute al Covid-19.
3) Anche se il Tito Minniti non chiuderà, è anche vero che un aeroporto istituzionalmente aperto ma senza compagnie aeree che effettuano il servizio pubblico di trasporto aereo non ha alcuna utilità.
Di conseguenza, sarebbe opportuno agire per capire quali siano le motivazioni che oggi, sul sito della compagnia Alitalia, non consentono la prenotazione di voli da e per l’aeroporto dello Stretto a partire dalla stagione estiva in avanti (a differenza di quanto avviene, invece, per gli altri scali oggi in operatività ridotta).
4) Considerato il punto 3 e visto che ad oggi si è avviato il procedimento di “nazionalizzazione” della compagnia Alitalia, come da articolo 79 del DL n 18 del 2020, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di concerto con L’ENAC, devono interagire con il commissario straordinario Leogrande, incaricato dallo stesso Governo, affinché venga effettuato il ripristino del servizio di prenotazione da e per l’aeroporto dello Stretto, sul sito della compagnia.
5) Per tali motivi, abbiamo inviato una PEC articolata (chiunque può accedere al documento dal sito www.miti-uds.it) esortando tutti gli organi su elencati a compiere le dovute azioni. Siamo in attesa di risposta tenuto conto, altresì, che è attivo un canale comunicativo aperto con il MIT ed un impegno di aggiornamento del tavolo ministeriale svolto il 16 gennaio c.a.
6) La funzionalità ed il potenziamento dello scalo (compreso l’ultimo finanziamento di 25 milioni di euro decantato e non ancora impiegato) dipendono dalla programmazione della società di gestione.
Sembra, quindi, palese che non è possibile vivere per sempre alla giornata o navigare perennemente a vista. Al contrario si deve pretendere con forza (ormai il perché è chiaro per chiunque) la pubblicazione del piano industriale della Sacal SpA. Fino ad oggi, non abbiamo notizia di nessun rappresentante del territorio che abbia richiesto il Piano Industriale tramite le procedure e le sedi competenti. Gli unici tentativi di ottenere tale documento propedeutico ad ogni strategia di crescita del Tito Minniti sono stati posti in essere dal Comitato pro aeroporto, oggi sezione del MITI Unione del Sud (Tutti i documenti sono disponibili su www.miti-uds.it).
7) Importante dire che, oltre a chiedere che la Società di Gestione faccia ciò che le compete, si dovrebbe intervenire sull’aeroporto dello Stretto attraverso precise attività governative che abbiamo già inserito in un dossier discusso nelle sedi istituzionali romane. Questo dossier che è in possesso anche degli Organi ministeriali e di Enac, contiene proposte dettagliate e necessarie per il superamento delle attuali criticità strutturali ed economiche (il dossier è pubblicato su su www.miti-uds.it).
Inoltre, sia chiaro, che l’eventuale riconoscimento della strategicità del Tito Minniti non può e non deve essere una “grazia ricevuta”, una pura “elemosina” profusa da una pericolosa “magnanimità” della politica, bensì, dovrà avvenire sulla base di un chiaro dovere istituzionale perché si pretende il rispetto delle norme in funzione delle caratteristiche oggettivamente possedute dalla nostra infrastruttura sita in un preciso contesto territoriale che, non per puro caso, è attraversato dalla rete trans-europea di trasporto (TEN-T).
Oltre tali aspetti, dobbiamo rilevare che le azioni dell’attuale Sindaco di Reggio Calabria, il quale continua a dichiararsi una vittima degli avvenimenti privo di qualsiasi responsabilità, sono altrettanto prive di attendibilità.
Per l’ennesima volta, poiché i fatti certificano il contrario, è opportuno mettere i puntini sulle “i”:
1) Non corrisponde al vero quanto dichiarato dall’attuale sindaco in merito alla dura opposizione che avrebbe portato avanti persino nei confronti dell’ex presidente di regione, nonché collega di partito.
Infatti, come rappresentanti del Comitato pro aeroporto dello Stretto, abbiamo per mesi fatto il solco presso la Sede della Città Metropolitana al fine di ottenere, in osservanza delle vigenti normative, la sottoscrizione di un protocollo d’intesa finalizzato alla pubblicazione del Piano industriale Sacal, in modo che attori economici, attori istituzionali e cittadini potessero finalmente conoscere il fantomatico, inarrivabile, programma di sviluppo e le relative strategie previste per il Tito Minniti che sono imprescindibili e propedeutiche ad ogni investimento di capitali e ad ogni manifestazione di interesse delle compagnie aeree.
Purtroppo l’attuale sindaco dopo la disponibilità iniziale, decise di tirarsi indietro a causa del veto posto dall’allora Presidente di Regione, il quale si mise di traverso non come organo istituzionale (poiché non avrebbe avuto alcun fondamento giuridico), ma in qualità di organo sovraordinato di partito!
Ecco che, ancora una volta, si verifica puntualmente una inaccettabile distorsione delle attività istituzionali (a scapito dell’economia e del benessere della gente comune) provocata dalla dovuta sottomissione degli interessi locali agli indirizzi politici provenienti dalle segreterie nazionali di partito che, ovviamente, non hanno il territorio tra le loro priorità.
Il risultato è che abbiamo dovuto agire verso la Sacal in via autonoma, ma lo stesso è avvenuto in altre occasioni in cui era dovere dei vari rappresentanti politici, economici e sociali, porre in essere delle azioni determinanti per la tutela dell’infrastruttura.
2) Non corrisponde al vero neanche il racconto della dura opposizione fatta all’attuale presidente della Sacal poiché, il Sindaco, oltre ad essersi tirato indietro sul Piano Industriale, accettò in maniera succube e senza replicare, le dichiarazioni del presidente della società a partecipazione pubblica, Arturo De Felice, il quale, nella conferenza stampa congiunta del novembre 2018 presso la Città Metropolitana sulla convenzione di finanziamento per il co-marketing, affermò che il Piano industriale è da lui custodito e che resterà chiuso nel proprio cassetto poiché non è tenuto a dare conto ai cittadini..
3) Non corrisponde al vero neppure l’affermazione che il Comune e la Città Metropolitana non hanno alcuna competenza sulla questione aeroporto, mentre rivendicano contraddittoriamente e contemporaneamente i meriti per i finanziamenti che ne avrebbero impedito, in passato, la chiusura. In realtà, come Comitato pro Aeroporto, abbiamo dovuto svolgere dure battaglie sul territorio ed in tutte le sedi istituzionali affinché ciò non avvenisse (vedi cronologia dei fatti su www.miti-uds.it).
Dobbiamo dire a tutti che un Sindaco, compreso quello attuale, ha una competenza esplicita diretta come amministratore della Città Metropolitana, sancita all’articolo 15, comma 2 dello Statuto dell’Ente, il quale recita:
“La Città metropolitana, nella consapevolezza di dover collegare il proprio territorio con il resto del Paese e con i principali siti internazionali, rafforza i collegamenti viari, ferroviari, portuali ed aeroportuali, tenendo anche conto di una visione integrata dell’intera Area dello Stretto. A tal fine, in armonia con la legislazione vigente, valorizza l’Aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”, realizzando, in accordo con l’Ente gestore e le autorità competenti, interventi volti a garantire all’infrastruttura un ruolo centrale nell’area mediterranea attraverso la promozione di collegamenti nazionali ed internazionali”.
In ragione di questa disposizione e della normativa vigente, si potrebbe promuovere, in sinergia con gli altri attori istituzionali e gli investitori privati, l’attuazione di europrogetti per il potenziamento funzionale ed economico del comparto (Come ad esempio strutture di MRO o altre filiere produttive).
Ma il Sindaco ha anche una competenza indiretta come amministratore del Comune di Reggio Calabria in quanto l’infrastruttura, che sorge su suolo demaniale, si trova all’interno dell’area urbana che dovrebbe garantire l’accessibilità agli utenti ed il collegamento intermodale con il territorio circostante.
Per concludere vogliamo dire che la questione “aeroporto e infrastrutture” non è l’unico settore che ci ha obbligati, da circa 5 anni, a lavorare con fatica per limitare i danni evidenti che la classe politica locale procura a tutti i cittadini.
Fatto sta che è tutto un continuo decantare gesta eroiche sui media mentre, in realtà, vengono disertati puntualmente tutti i principali doveri istituzionali specialmente quando, questi doveri, entrano in conflitto con gli opportunismi che devono mantenere la stabilità di un meccanismo di relazioni teso a preservare il controllo di uffici pubblici, enti, società e diramazioni varie.
Alcuni esempi delle attività svolte sono : L’elaborazione di un piano di gestione integrata dei rifiuti in grado di abbattere l’emergenza ambientale e la pressione tributaria, documento che da più di tre anni resta in attesa di una delibera; L’informazione ai cittadini e l’assistenza nella costituzione dei Comitati civici di quartiere previsti del Regolamento comunale n 95 del 2016 con funzione di co-programmazione e controllo delle risorse pubbliche; La richiesta di applicazione della Zona Franca Urbana per Reggio Calabria, già riconosciuta nel 2014, affinché si possa ottenere un adeguato stanziamento in grado di abbattere i carichi tributari e contributivi, soprattutto in questo periodo in cui l’emergenza Covid-19 sta aggravando la crisi economica per le imprese ed i professionisti.
Potremmo citare altri fatti significativi accompagnati da atti probatori ma poiché non vogliamo dilungarci oltre, invitiamo tutti ad approfondire le informazioni sul sito www.miti-uds.it ed a seguire le nostre attività sui canali social.
Per il MITI Unione del Sud e la Sezione specializzata del Comitato pro aeroporto, il candidato sindaco Fabio Putortì