Tirocinanti: Serve garantire indennita’ straordinarie e tutele
A causa della nuova ondata pandemica, il governo nazionale e l’amministrazione regionale stanno adottando nuove misure finalizzate al contenimento della diffusione del virus Covid-19.
La Regione Calabria ha già istituito diverse zone rosse all’interno del territorio e le ASP hanno giustamente imposto lo stato di quarantena a centinaia di calabresi contagiati o a rischio contagio.
Alla luce di queste nuove misure e del concreto rischio di un nuovo lockdown parziale o generale, è più che mai necessario sostenere i lavoratori e le lavoratrici che altrimenti si troverebbero ad affrontare soli e senza strumenti questa difficile fase.
In particolare, in riferimento ai tirocinanti calabresi, è urgente programmare misure straordinarie di sostegno al reddito, corrispondendo delle indennità una tantum, al fine di tutelare quanti svolgono le proprie mansioni presso enti ospitanti dichiarati zone rosse o vi risiedono e quanti si trovano in stato di quarantena, sia essa fiduciaria o obbligatoria.
Tra le linee guida generali che regolano i tirocini non si fa cenno a misure di sostegno in caso di eventi straordinari come la pandemia in corso, ma ciò non può essere utilizzato dalla Regione Calabria come scusante per giustificare il proprio immobilismo.
La circolare inviata nella giornata di ieri, 19/10/2020, dal Direttore Generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali della Regione Calabria Dott. Roberto Cosentino agli enti ospitanti pubblici e privati e ai centri per l’impiego, nella quale si ribadisce che in caso di sospensione del tirocinio, dovuto alle conseguenze della pandemia, i lavoratori e le lavoratrici non percepiranno le indennità dovute, ci lascia estremamente stupiti e la giudichiamo assolutamente inaccettabile e irrispettosa della dignità dei tirocinanti calabresi.
Gli eventi straordinari si affrontano mettendo in campo misure straordinarie non nascondendosi dietro cavilli burocratici.
Centinaia di uomini e donne rischiano, a causa del’emergenza sanitaria, di non percepire l’indennità che gli garantisce la sopravvivenza.
Le esigenze dei tirocinanti calabresi non possono essere per l’ennesima volta ignorate. Denunciamo inoltre che in molti sono in attesa di indennità già maturate a causa della sistematica lentezza di INPS e Regione Calabria.
Sostenere chi direttamente o indirettamente sta subendo le nefaste conseguenze dell’attuale emergenza sanitaria ed economica deve rappresentare una priorità.
La Regione Calabria ha intenzione di individuare una degna soluzione ?
Noi ci batteremo, con tutti gli strumenti di cui disponiamo affinché siano riconosciuti diritti, reddito e tutele ai tirocinanti calabresi.
Catanzaro, lì 20 ottobre 2020.
USB Confederazione Calabria