Superbonus 110: Il pasticcio del governo, cicas Italia indica la strada

IL PRESIDENTE DOTT. GIUSEPPE MAZZULLO (CICAS ITALIA) SI CONFRONTA CON IL SETTORE CICAS EDILE RAPPRESENTATO DALL’ARCH. FRANCESCO BRUNETTI SULL’INCONGRUENZA MANIFESTA DEI CONTINUI PALETTI DECRETATI DAL GOVERNO SUL SUPER BONUS 110.

CICAS (Confederazione Imprenditori Commercianti Artigiani Servizi e Turismo) chiede al Governo dei Burocrati di smetterla con i continui paletti e freni sulla misura Super Bonus 110, auspica un confronto parlamentare nelle commissioni alfine di eliminare, tutte quelle frasi e perifrasi introdotte nei Decreti , sibilline e tendenziose che continuano a mortificare il settore Edile di questo Paese. Decreti che invece di snellire e affrontare il tema in modo chiaro , continuano ad essere decifrati dalla Agenzia delle Entrate, costretta a rispondere a migliaia di interpelli , proprio per la non chiarezza degli intendimenti, che finisce per rallentare e peggio bloccare anche le stesse Banche nella Cessione del Credito. Che senso ha imporre un massimo di 3 Cessioni del Credito , se una impresa o General Contractor strutturato ne può fare 10, 20 o più? Che senso ha infierire in modo inopportuno sulla attività dei tecnici già chiamati a corrispondere fideiussioni comparate , e chiamati ad asseverare su tutto . Che senso ha introdurre un clima di caccia ai truffatori, che induce i cittadini a diffidare da una norma che per la sua portata sarebbe di grande efficacia. Un Governo che si riempie la bocca di transizione ecologica e non ottempera alla valorizzazione energetica e al riposizionamento antisismico del valore patrimoniale di tutta Italia, con i benefici che questo produce, vuol dire che è solo subdolo e peggio incapace di ottemperare a quanto deve per la risoluzione dei problemi.

Cicas chiede che vengano introdotte le normali norme per gli appalti pubblici e che la norma diventi addirittura obbligatoria e non già facoltativa. In un momento come questo con la precarietà economica cosi invasiva e i costi di energia cosi elevati e la ricerca spasmodica di fonti alternative di gas , che a nostro parere appaiono davvero stravaganti rispetto al costo del Gas Russo, formule di una politica estera davvero confusa e proiettata ad una ostinata dipendenza dai russi agli americani , o ad altri Paesi , senza invece utilizzare lo stesso Pnnr per la realizzazione di nuovi impianti di estrazione e di eventuali nuovi rigassificatori .

CICAS auspica che il Parlamento introduca l’obbligatorietà del Super Bonus 110, senza se o ma, a tutte le abitazioni , condomini, unifamiliari, ruderi , collabenti senza mostruosità cosi come indicate dal Tar , che identifica in Collabente solo le strutture che si presentano con muri verticali e orizzontali, nel mentre non possono essere considerati tali quegli immobili dove il tetto è crollato o il piano è crollato, vere disquisizioni inutili quanto aberranti ed insulse.

Cicas Auspica che il Parlamento metta subito mano alla legge sul Super BONUS 110, lo renda obbligatorio per tutto il patrimonio immobiliare italiano , sia pubblico che privato, sia residenziale che commerciale e produttivo, e quindi oltre al residenziale anche HOTEL, Capannoni, diffusi sul territorio nazionale ed abbandonati, per il loro recupero ed utilizzo , che obblighi la Chiesa, le DIOCESI e le CONFRATERNITE a cedere il patrimonio vetusto e fatiscente anche in comodato oneroso alle onlus, alle imprese sociali del terzo settore, che possono utilizzare la Cessione del Credito, per consentire che questo patrimonio possa essere rivalutato ed utilizzato ai fini sociali. Venga stralciata completamente cassata la formula insipiente della Cessione del Credito massima per 3 volte e riportarla alla semplice considerazione propria delle imprese che sanno perfettamente a seconda della loro struttura organizzativa ed economica quante attività possono condurre, immissione di fiducia e non di stress agli intermediatori bancari, chiedendo immediata verifica e abbattimento dei tempi di Cessione del Credito. Salvaguardia delle attività attraverso le asseverazioni dei tecnici e degli Advisor chiamati alla asseverazione delle regolarità tecniche e tributarie. Snellimento e fiducia ad un settore quello Edile che invece di consumare nuovo terreno per nuove costruzioni, rivitalizzi il Paese rigenerando il patrimonio immobiliare, obbligatorietà per tutti e basta con i balletti insipienti, termine perentorio senza proroghe inutili e davvero imbarazzanti, per le unifamiliari che per i condomini o il terzo settore o anche per tutte le classificazioni catastali nessuna esclusa, con termine ultimo 31.12.2030.

Che il Parlamento abbia il coraggio di affrontare il tema dell’efficientamento energetico e sismico del patrimonio immobiliare tutto , senza se o ma , ritornando alla crescita di questo Paese attraverso una edilizia non già occupante territorio ma che risana l’esistente, un ritorno serio agli anni 60 che produssero la crescita più alta di questo Paese. L’italia è il paese in Europa con il più alto indice di piccoli proprietari di casa, questa misura non solo garantirebbe minori consumi energetici , cosa di fatto che sarebbe un bene comune , ma potrebbe finalmente riscattare tutte le imprese artigiane , carpentieri, profilati e tutte le maestranze e l’indotto, promuovendo una occupazione per i prossimi 8 anni al massimo della resa . Questo Stato avrebbe gettito poderoso da un Paese in crescita, e ciò può avvenire senza alcuna difficoltà, i controlli sarebbero necessari e dovuti , ma si vincolerebbe il Paese ad una crescita in termini di occupazione, di conversione energetica, di valorizzazione del patrimonio, di verifica puntuale sulle rendite catastali, aumentate dalla valorizzazione stessa degli immobili. Controlli sui prezzi dei prodotti dell’edilizia furbescamente aumentati senza alcun controllo. Controllo sui prezzi degli infissi e sul recupero delle materie prime, controllo sui prezzi dei ponteggi arrivati alle stelle senza che nessuno ordini la calmierizzazione dei prezzi a limiti congrui.