STUDENTI CONTRO MARE APERTO: “FUORI LA GUERRA DALL’UNIVERSITÀ”

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Inizia oggi l’esercitazione militare Mare Aperto della marina, che vede il coinvolgimento di oltre 15 atenei italiani. Gli studenti saranno imbarcati e coinvolti nel fornire consigli tecnici e legali sulla gestione di controversie internazionali, allenandosi a possibili scenari di guerra come tirocinio accademico.

Forte la risposta studentesca in tutta Italia, con proteste del Fronte della Gioventù Comunista: “Denunciamo la compartecipazione delle università italiane ai piani di guerra – dichiara Cristina Gaudio – studentessa del FGC – l’istruzione e la ricerca sono sempre più piegate al servizio del comparto bellico, ma con questo programma gli studenti sono chiamati direttamente a fare la guerra!”

La protesta si inserisce in una mobilitazione più ampia contro il riarmo europeo: “la UE si prepara al riarmo, pagato con i tagli alla spesa pubblica, per portare avanti i suoi interessi con le bombe. Dalla ricostruzione in territorio ucraino al sostegno di Israele, il nostro paese investe in armi per poter condurre operazioni militari nel mondo in difesa degli interessi della borghesia. Noi sappiamo come opporci, a partire da scuole e università boicottiamo la guerra imperialista. Affondiamo Mare Aperto!”

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