Storia, leggenda e suspense nel nuovo romanzo di Domenico Marino
Cosenza, 5 luglio 2016. Fa il suo esordio nelle librerie italiane il nuovo, misterioso romanzo del giornalista e scrittore Domenico Marino, La tomba di Erodoto, pubblicato da Falco Editore. In un intreccio tra storia e leggenda, Marino riporta alla luce la figura di Erodoto in una narrazione che lascia senza fiato il lettore. Il romanzo verrà presentato mercoledì 13 luglio, alle 18,30, nella sala conferenze della casa editrice Falco, in corso Telesio 59 a Cosenza. Saranno presenti Carlo Minervini, giornalista e ufficio stampa Falco, l’editore del volume Michele Falco e l’autore stesso.
Il libro
Erodoto visse, lavorò, morì e fu sepolto a Thurii, la colonia panellenica che nel IV secolo a.C. Pericle volle sui resti della grande Sybaris. Lo raccontano fonti storiche e ne sono convinti Luciana, Rocco e Paola che si ritrovano a scavare nell’area archeologica sibarita ancora devastata dall’esondazione del Crati. Individuano una debole traccia sul bronzo del Toro cozzante, seguono una linea tracciata dal Tuffatore di Paestum, trovano conforto nella Retorica di Aristotele. Tra molti dubbi e poche certezze, tensioni sentimentali e timori burocratici, i tre vivono un piccolo, grande giallo sino alla scoperta, tra fango e ruderi, d’un epigramma funebre e d’una lastra di pietra calcarea col prologo delle Storie: «Questa è l’esposizione delle ricerche di Erodoto di Thurii, perché le imprese degli uomini col tempo non siano dimenticate». È la tomba?
L’autore
Domenico Marino (Cassano all’Jonio, 1975), giornalista, è redattore della Gazzetta del Sud, collabora con Avvenire, dirige l’Abbraccio. È stato borsista per il dipartimento di Filologia dell’Università della Calabria e ha insegnato materie letterarie nelle scuole superiori. Ha pubblicato La vendetta narrativa di Nicola Misasi (Periferia, 2003), I misteri di Balacari (Periferia 2008) e Le avventure di Pino il calzino (Gazzetta del Sud, 2009). Preferisce il tragitto al traguardo.