Stop al canone RAI in bolletta! Cosa cambia dal 2023?

Dal 2023 il canone RAI non sarà incluso nella bolletta della luce! L’imposta resta, ma viene modificato il sistema con cui verrà pagata.

Quali sono le opzioni al vaglio?

Le opzioni prese in considerazione sono diverse e guardiamo anche ai sistemi paese estero e le scelte per il prossimo anno per il Canone Rai potrebbero rientrare in una di queste 3:

Abolizione del canone RAI

Pagamento su modulo 730

Imposta aggiuntiva su automobile o prima casa

È arrivato l’annuncio che dal prossimo anno il sistema di finanziamento della televisione nazionale cambierà e il canone RAI non comparirà più sulla bolletta della luce come prevedeva la legge di stabilità introdotta dal governo Renzi.

L’Unione Europea aveva già chiesto al governo italiano di valutare la modifica di tale imposta, perché si tratta di un onere a carico della fattura e non strettamente correlato alla natura del pagamento.

Insomma, l’Unione Europea non ritiene opportuno riscuotere la tassa televisiva sulla bolletta energetica, soprattutto in un momento in cui le bollette dell’energia sono un costo non indifferente per le famiglie.

Un’altra richiesta di modifica è arrivata dallo stesso Parlamento, in particolare dalla deputata Maria Laura Paxia del gruppo misto, che aveva chiesto la riduzione della bolletta elettrica rimuovendo o spostando il Contributo RAI per far risparmiare sulla bolletta il contribuente italiano.

Tale opzione è stata approvata con il decreto Energia che limita gli effetti delle bollette energetiche.
Quali sono le ipotesi al vaglio?

Al momento le 3 principali ipotesi al vaglio del governo sono

Abolizione del Canone RAI

Introduzione sul modulo 730

Pagamento stile-Israele: ovvero come imposta aggiuntiva su beni immobili

Abolizione canone RAI

L’abolizione del canone RAI da molti anni è richiesta da varie forze politiche, seguendo il modello seguito da Svezia, Spagna, Norvegia, Olanda e Finlandia.

Ovviamente però non sarebbe un risparmio netto per i contribuenti, il pagamento della somma equivalente del canone RAI ancora presente , ma sarebbe in aggiunta alla tassazione generale.

In questo caso, i fondi a disposizione per la RAI sarebbero assegnati arbitrariamente dal governo nella legge finanziaria.

Modulo 730

L’opzione più popolare sarebbe l’introduzione dell’imposta nel modulo 730 per la dichiarazione dei redditi.

Uno svantaggio di questa opzione sarebbe quello di esporre il canone RAI a uno strumento con un alto tasso di evasione e meno “vincolante” della bolletta della luce.

Questo è ad esempio il metodo utilizzato da 2005 in Francia.

Imposta sui beni di proprietà

L’ultima opzione sarebbe vincolare le tasse RAI alle imposte su immobili come automobili o alla prima casa come il “modello israeliano” che addebita le tasse statali sulla televisione con il bollo auto.

Questa opzione, sebbene sia possibile, sembra essere la meno fattibile considerando il carico fiscale già elevato nel sistema tributario italiano.
Da quando cambierà il pagamento del canone RAI

La decisione potrebbe arrivare con la prossima legge di Bilancio a fine anno, difficile ipotizzare un annuncio precedente a quella data. Di conseguenza questa modifica riguarderebbe solo il pagamento per il prossimo anno, nel 2023.
In che caso bisogna pagare il Canone 2023

Il canone RAI è una tassa destinata al finanziamento della televisione di Stato e che viene calcolata sulla quantità di apparecchiature adatte o adattabili alla ricezione del pubblico radiotelevisivo. Per il momento, il pagamento è automatico nella bolletta della luce e il rimborso di tale importo può avvenire nel caso in cui non si disponga di apparecchi televisivi, ma solo in un secondo tempo.

Non ci sarà quindi alcuna variazione dell’importo soggetto al pagamento di tale imposta.

Il pagamento è di 90 euro ed è destinato a chiunque possa usufruire del servizio da casa tramite un televisore.

Da notare che il prezzo della licenza Rai è inferiore a quello di molti altri paesi europei, come la Francia o la Germania o anche la Svizzera che ha il canone più alto d’Europa a 360,65 €.