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Stessa spiaggia stesso mare… sporco! Sul litorale lametino la storia si ripete ormai da troppi anni

Per i non più giovanissimi questa frase richiama alla mente le allegre parole di una
vecchia canzone di Piero Focaccia degli anni ‘60; nella nostra realtà Lametina,
invece, ogni estate rievoca la desolante consapevolezza che, nonostante gli sforzi
fatti negli anni dalle varie associazioni ambientaliste e le varie iniziative in atto da
parte del governatore della Calabria Occhiuto, la situazione non è cambiata di molto.
In molti tratte delle coste calabresi e sul Tirreno centrale in particolare, il mare
continua a essere sporco e anche i litorali non sono ben tenuti. È evidente che le
decisioni prese finora non sono state sufficientemente efficaci per risolvere la
complessa tematica ambientale. Le strade sporche, le spiagge piene di plastica e
detriti rigettati dal mare inquinato, le pinete che sono delle pattumiere en plein air
specialmente dopo i banchetti domenicali dei soliti incivili che lasciano bottiglie e
spazzatura ovunque, sono il peggior biglietto da visita per la nostra regione. Un
territorio che potrebbe vivere esclusivamente di turismo e che risulta invece molto
spesso, una discarica a cielo aperto. Questa mia lettera aperta vuole essere da
stimolo per affrontare in modo costruttivo la complessa tematica delle spiagge del
golfo lametino. Bisogna sensibilizzare innanzi tutto i cittadini che si comportano in
modo indecoroso sporcando ed inquinando il territorio. A tal proposito bisogna
usare i vari strumenti a disposizione, dalle campagne social alle sanzioni pecuniarie
per chi commette un reato ambientale. Tra le altre cose proprio negli ultimi mesi
sono stati stanziati dal governo centrale dei fondi per i sistemi di videosorveglianza
di ultima generazione, che potrebbero anche essere collocati in quelle zone soggette
a questo tipo di devastazione ambientale, per un monitoraggio più accurato del
territorio.
A livello di governo centrale regionale sarebbe auspicabile la promozione della
nascita di nuove figure per la tutela ambientale. Ogni assessore all’ambiente
comunale e regionale dovrebbe nominare un responsabile supervisore con il
compito esclusivo del monitoraggio continuo delle spiagge, delle pinete e dei corsi
fluviali. Supervisore che dovrebbe anche coordinare i vari enti, le associazioni di
guardia costiera e le forze dell’ordine sulle varie problematiche e tematiche inerenti
l’inquinamento marino e dei litorali costieri. Le associazioni ambientaliste del golfo
in questi anni molto hanno fatto. La foto di domenica 9 Luglio, della spiaggia di
Acconia di Curinga testimonia il duro lavoro svolto dall’ associazione Costa Nostra
che ha ripulito in modo capillare la spiaggia comunale di Acconia