Stacchiamo la Calabria dall’Italia! Dice Cetto la Qualunque..e intanto Morra: si dimetta. Di Al.Tallarita
E mentre si allunga l’attesa della nomina del nuovo commissario della sanità…che poi continuare sulla scia delle brutte figure da parte di Conte sarebbe osceno, oltre che un suicidio per questo governo.
Alcune cose da dire ci sarebbero.
Due passi da fare, per esempio ridare la Calabria ai calabresi. E come dice Antonio Albanese con Cetto La Qualunque ‘staccare la Calabria del resto dell’Italia’. E dietro l’ironia provocatoria, c’è la sofferenza.Totò, sosteneva, che non c’è ironia che possa essere nata se non dalla sofferenza e da una realtà che non può cambiare.
E perciò si cerca di riderci su.. anche se l’amaro resta . Del resto questa scissione è già avvenuta. E se si materializzasse un ideale secessionismo calabrese, strano ma vero, in questo marasma perderebbe la sua assurdità. Così che si renda una vera responsabilità regionale, perché tanto gli scaricabarile sempre lì vanno a finire, a lasciare alle regioni gravose incombenze, risoluzioni, grattacapi. Perché la Calabria è stata depauperata delle risorse umane e naturali, senza esser mai dotata di infrastrutture e investimenti mirati all’industria. Forse perché mantenere un popolo soggetto a un altro potere interno, arcaico, vessatorio, che spesso si è sostituito a uno stato assente. E che potesse rispondere a richieste varie, magari in campagna elettorale, la storia racconta.
In un’Italia sempre da sempre e per sempre campanilista e divisa. I cui figliastri hanno troppi e tanti padri. Radici. Origini. La Calabria in questo momento è un’emergenza dentro l’emergenza pandemica. Con un commissariamento di dieci anni, che sono lunghi.. Ai quali si sarebbe dovuto affiancare magari un’epurazione delle Asp.
E questa amaro misto a profonda costernazione, mi scaturisce dalle parole vergognose di quel Morra, Presidente della commissione antimafia, le cui ciniche parole hanno tratto in argomento la figura e il ricordo di una bellissima donna, che ha lasciato un enorme vuoto. E orfana, una regione del suo Presidente, Iole Santelli.
E ora parla di dar fastidio alla mafia e che perciò si invocano le sue dimissioni?……. Pesi prima le parole che usa e ora se ha quello stesso cinico coraggio si dimetta.