Sostegno allo sciopero dei ferrovieri

Osserviamo con interesse l’iniziativa annunciata dal sindacati  dello sciopero generale dei ferrovieri calabresi programmata per il 7 luglio prossimo. Da troppo tempo assistiamo ad un modus operandi delle politiche di governo e dei vertici FS che sta portando al declino il trasporto ferroviario nel Mezzogiorno. Lungi dal volersi soffermare sulle cause e sugli impatti negativi sul territorio calabrese (questi ultimi sono ormai visibili anche ai profani), vogliamo porre all’attenzione delle forze sindacali, dei lavoratori e dei cittadini alcuni aspetti che ci sembrano inquietanti.

 

  1. Nel mentre sono state attribuite rilevanti risorse per il potenziamento della ferrovia ionica (oltre 500 Milioni di Euro a carico della Comunità calabrese) , dopo decenni di abbandono, il progetto non è stato reso pubblico. Non essendosi proceduto ad affidamento lavori attraverso consueti procedimenti di gara, non è dato di poter verificare se il rapporto opere/costi sia congruo; la Regione ha il dovere di garantire che i fondi non vadano sprecati e il valore delle opere sia commisurato realmente allo stanziamento. Il paradosso tuttavia è che RFI continua a smantellare binari in numerose stazioni, secondo un progetto di “Right Sizing” che si tradurrà inevitabilmente in depotenziamento dei servizi e della sicurezza di circolazione. Per inciso sono previsti, e in qualche caso già attuati, tagli di raccordi ferroviari significativi come a Saline Ioniche, verso il porto e verso le OGR. La contraddizione a noi pare enorme, ma ci sembra strano che le istituzioni di governo non la notino. Abbiamo inviato loro 3 settimane fa una lettera (peraltro resa pubblica sui media) che è ancora senza risposta. Qui sono in gioco risorse ingenti della gente di Calabria, la credibilità delle forze di governo, il futuro dell’intera fascia ionica.
  2. La politica di Right Sizing sta ormai interessando anche la linea tirrenica, con lo smantellamento di km di binari in corrispondenza di numerose stazioni; dato che il costo di manutenzione risulterebbe nullo, mentre il costo di eliminazione dei binari ha valore sostanziale, ci pare legittima la richiesta di conoscere i piani di FS in merio alle aree liberate e la loro destinazione d’uso.
  3. Un importante finanziamento è stato indirizzato all’acquisto di materiale rotabile: 70 Milioni di Euro a valere su fondi POR (più altri 100 Milioni recuperati da progetti FS); tuttavia tarda ad essere emanato il bando di gara a cura della Regione. Ogni mese perso aumenta il rischio di disimpegno delle risorse.
  4. Il Contratto di Servizio fra Trenitalia e Regione è stato sempre, in passato, determinato e calato dall’alto da Trenitalia. Si paventa l’idea che il prossimo, a decorrere dal 1 gennaio 2018, debba valere per 15 anni; abbiamo ripetutamente chiesto di poter visionare in largo anticipo il documento ed avanzare proposte significative di modifiche, nella consapevolezza che occorra garantire i diritti dei viaggiatori calabresi prima che gli interessi aziendali. Ma a tutt’oggi, la Regione appare in posizione debole e succube.
  5. Il recupero di servizi interregionali di trasporto ferroviario è lungi dall’essere stato acquisito; anche su questo stiamo lottando aspramente da anni; l’unico risultato degno di nota è il secondo Intercity per Taranto attivato in primavera. Ma vi è bisogno di ben altro, e soprattutto di garantire il trasporto ferroviario sulle medie e lunghe distanze, limitando il ricorso assurdo e diffuso al trasporto su gomma, meno sicuro, più stressante e meno eco-sostenibile.
  6. I livelli di tutela dei diritti e della sicurezza dei lavoratori negli ultimi anni sono diminuiti significativamente. E’ recente un incidente avvenuto presso il deposito locomotive di Reggio che, se da un lato non ha condotto ad una ennesima morte bianca, dall’altra ha determinato una gravissima situazione sanitaria sul lavoratore con ripercussioni sulla famiglia. Situazioni che non dovrebbero determinarsi e su cui, come sindacati, non è possibile ammettere sconti.

 

 

Consapevoli che l’unità sostanziale sul fronte di rivendicazioni giuste che accomunano ferrovieri e utenti potrà essere più produttiva per tutti, vogliamo riportare la nostra solidarietà ai lavoratori calabresi delle ferrovie ed esprimere la disponibilità a collaborare in merito a questioni di comune interesse come quelle sopra citate.