Sono periodo difficili per gli agricoltori silani , ecco l’intervista rilasciata al nostro Piero Cantore dal vice Sindaco del comune di Celico con delega all’agricoltura Pierluigi Caricato
Situazione grave per le aziende agricole silane in questo periodo, lei cosa ci può dire ?
“L’agricoltura silana e messa in ginocchio e si trova in uno stato di grave emergenza, dovuta alle prolungate piogge che da più di un mese sono continue e abbondanti in certi momenti veri e propri nubifragi. Dal 15 giugno la patata dovrebbe essere già in piena vegetazione e invece ci troviamo ancora alle prese in alcuni casi con l’aratura dei terreni, e quelli arati diventati delle paludi, da sopralluoghi fatti dal sottoscritto come amministratore comunale e con delega all’agricoltura, non si può che constatare che neanche il 50% delle patate che in sila si coltivano sono state messe a dimora nel terreno e anche quelle piantate hanno subito gravissimi danni.
Si può solamente sperare a questo punto che l’autunno sia benevolo perché la scavagione quest’anno non inizierà prima della metà di ottobre.
I danni ormai sono incalcolabili per ogni azienda, questo ritardo sulla piantagione sarà fatale per le nostre aziende.
Il nostro comune (CELICO) è quello a più alta densità di terreno coltivato a patate, sta per presentare alla regione e quindi all’Assessorato all’agricoltura la richiesta di stato di emergenza con la speranza che si possa in qualche modo dare coraggio agli agricoltori.
La Sila, tutta, vive soprattutto di agricoltura, famiglie intere che l’unica fonte di reddito viene dal terreno, e una calamità come quella che si sta verificando in questo periodo per l’agricoltura può portare al fallimento delle già martoriate aziende agricole.”