Solidarietà all’Aspromonte greco che brucia
Due giorni di “fuoco”, due giorni che hanno cancellato la straordinaria macchia mediterranea dell’Aspromonte greco.
Ridotto a cenere il paesaggio fatto di boschi, di uliveti e frutteti, di ortaggi; un paesaggio ridotto a cenere dove l’aria è diventata pesante, irrespirabile.
Amare e tristi circostanze che si ripresentano ogni anno, a cui non si trovano soluzioni, se pur complesse vanno trovate.
Da Oliveto a Motta San Giovanni, da San Lorenzo a Bagaladi, a Roccaforte del Greco, lo scenario è desolante, ettari ed ettari letteralmente in fumo, boschi e terreni agricoli che sono stati fonte di sostentamento economico delle comunità locali, spariti in due giorni!
Noi di Slow Food Reggio Calabria siamo direttamente coinvolti, non solo perché in questa specifica area operiamo da moltissimi anni, ma anche perché i nostri soci Peppe e Francesco hanno subito ingenti danni, oltre naturalmente a tantissimi altri abitanti che, come loro, s’impegnano a mantenere viva la Terra d’appartenenza tutelando l’immenso patrimonio di biodiversità agricola e animale.
CONDIVIDIAMO I LORO MESSAGGI ACCORATI CHE NON SONO SOLO GRIDA DI DOLORE, MA SONO ANCHE VOGLIA DI NON ARRENDERSI, DI RICOMINCIARE, PROPRIO DALLA TERRA DEI GRECI DI CALABRIA, UNA TERRA DALLE RADICI PROFONDE.
“Anni di sacrifici e di passione per la propria terra. La terra dei tuoi antenati , della tua famiglia. Una terra che tutti abbandonano. Una terra difficile e bellissima. Una terra che continua a vivere grazie al lavoro instancabile mio e dei miei collaboratori
Una terra vituperata e massacrata ogni giorno. Una terra di cui tutti parlano ma nessuno fa nulla per risollevarla. Una terra che non ho abbandonato e non abbandonerò mai. Una terra che continuerà a vivere e ricomincerà a vivere
Una terra che non è nostra ma in prestito dai nostri figli e che cercherò di restituire nel miglior modo possibile. Il fuoco è vita e distruzione. Ieri è stato distruzione
Siamo stati cancellati. Cancellata un azienda. Cancellate tante piccole realtà
Cancellato un paese. Cancellato un ecosistema. Cancellato tutto. Vorrei imprecare”
(Francesco Saccà)
“Brucia l’Aspromonte, brucia la Terra dei Greci di Calabria, i piccoli centri abitati sono accerchiati dal fuoco. È uno scenario apocalittico. Si stà distruggendo una terra e tutta la sua cultura. Il paesaggio annerito si copre del colore del lutto. Si stanno annientando le economie di chi in questa terra ha deciso di investire producendo eccellenze. Ma con quale coscienza l’uomo può distruggere tutto ciò!”
(Giuseppe Battaglia)
Noi manifestiamo il nostro affetto e la nostra solidarietà a Peppe e Francesco, ma anche a tutta la comunità colpita, che siamo certi ripartirà con più determinazione di prima.
Antonio, Cristina, Donatella, Magdalena, Mariella, Michelangelo, Salvatore