Solidarietà a Don Giacomo Panizza “Progetto Sud”

A Don Giacomo Panizza, alle operatrici e agli operatori di “Progetto Sud” finiti ancora una volta nel mirino di stolti senza coraggio, esprimiamo la nostra piena vicinanza. A loro va il nostro attestato di solidarietà che, si badi bene, non è di forma ma di sostanza, un riconoscimento per il lavoro che Don Giacomo Panizza sta facendo in Calabria per il ripristino della legalità, per il convinto sostegno alla cultura del lavoro giusto e per il recupero dei giovani.
Ciò che ferisce la comunità di “Progetto Sud” ferisce tutti noi. Davanti a questo ennesimo attacco proditorio non possiamo che invitare Don Giacomo Panizza a non mollare, a proseguire la sua marcia sul percorso tracciato nella consapevolezza che la nostra Organizzazione sindacale sarà sempre dalla sua parte.
Oggi, poi, ci sentiamo di esprimere sentita fiducia in un pronto e risolutivo intervento della magistratura e delle forze dell’ordine, donne e uomini dello Stato a cui va il nostro plauso, convinti come siamo che abbiano tutte le capacità professionali e umane per fare luce su quanto accaduto a danno della comunità di “Progetto Sud”. Al Prefetto, poi, chiediamo di prestare la massima attenzione a quanto accaduto, non fosse altro perché quello di queste ore non è il primo degli attentati portati a compimento ai danni di Don Giacomo Panizza, della sua rete di collaboratrici e collaboratori e della sua esperienza di riscatto dall’oppressione mafiosa.
Ci rincuora il fatto di poter leggere fra le righe di quanto accaduto qualcosa di positivo. Quanto successo, infatti, per noi rappresenta il segnale che il fenomeno ‘ndranghetistico, contro il quale non si può abbassare la guardia e che richiede uomini e mezzi per poter essere definitivamente sconfitto, sta trovando argini sempre più forti a quello che, storicamente, è stato – e speriamo presto non sia più – il suo straripante potere intimidatorio.
Santo Biondo
Segretario generale
Uil Calabria