SLP CISL Reggio Calabria: “Uffici postali nel mirino della criminalità. Sollecitiamo l’Azienda ad intervenire sulla sicurezza dei lavoratori”
“L’ultimo assalto malavitoso presso l’Ufficio Postale di Pellegrina, oltre a quelli che si sono verificati ai danni di altri Uffici Postali della provincia di Reggio Calabria, ci costringono a sollecitare Poste ad ampliare le misure di sicurezza sopratutto negli uffici particolarmente soggetti al rischio rapina. Non si può pensare di risparmiare sulla pelle dei lavoratori e della clientela”. E’ la netta presa di posizione della SLP CISL di Reggio Calabria, a poche ore di distanza dall’ ultima rapina avvenuta.
L’ Organizzazione Sindacale più rappresentativa in Poste torna a chiedere all’Azienda la massima attenzione sulla sicurezza: – “Anche se la rapina è un evento straordinario, chiediamo che vengano adeguati i dispositivi di sicurezza al fine di garantire una giusta misura di prevenzione” – dichiara il Segretario Territoriale Francesco Giunta.
Nell’ultimo incontro, avuto qualche mese fa proprio sul tema della sicurezza, i responsabili di Poste Italiane hanno sostenuto, anche attraverso le slides informative, che il fenomeno delle rapine sarebbe in diminuzione rispetto ai periodi precedenti. “Comunque sia, noi crediamo – afferma Giunta – che il dato esclusivamente numerico non è sufficiente a tranquillizzare i lavoratori, in quanto non tiene in considerazione il cambiamento delle modalità delle azioni criminali: i tempi di permanenza dei rapinatori negli uffici con gravi minacce agli impiegati e ai direttori che spesso vengono sequestrati per farsi consegnare il denaro, come accaduto ultimamente negli Uffici Postali di Lazzaro e di Reggio Calabria 13, sotto minacce di morte.”
Pertanto, la SLP CISL di Reggio Calabria chiede maggiore sicurezza per i lavoratori applicati che, giornalmente, sono chiamati a svolgere la propria prestazione lavorativa, predisponendo un opportuno piano d’intervento sulle strutture, affinché non si mettano a rischio la vita, la famiglia e gli affetti più cari dei lavoratori di Poste e della clientela.”