Siviglia, garante regionale detenuti: emergenza covid intervenire nelle strutture detentive
Il Garante regionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale della Calabria, Agostino Siviglia ha dichiarato:”
Accompagnato dal referente regionale per la sanità penitenziaria, Luciano Lucania, mi sono recato ieri in visita istituzionale alla Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Santa Sofia d’Epiro (CS) ed al cantiere della Rems di Girifalco (CZ). Alla luce di quanto ho avuto modo di verificare direttamente, ho ritenuto doveroso scrivere formalmente, al presidente Spirlì, al presidente Tallini, all’assessore Gallo, al commissario Cotticelli, al direttore del Dipartimento Salute, Bevere, alla Direzione generale dell’ASP di Catanzaro ed al delegato per l’emergenza Covid, Belcastro, chiedendo loro un tempestivo intervento”.
Continuando Siviglia sottolinea: “La prima delle due strutture residenziali soprarichiamate, regolarmente in funzione, ospita 20 persone sottoposte a misure di sicurezza, temporanee o definitive, risultando, pertanto, colma nella sua capienza regolamentare.
Per vero, sono circa 50 le persone in lista d’attesa che, al momento – per via delle disfunzioni normative e strutturali, seguite alla soppressione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari – pur dichiarate incapaci di intendere e di volere, sono costrette a rimanere in carcere, contrariamente a quanto previsto dalla legge, poiché mancano i posti disponibili nelle strutture regionali che dovrebbero ospitarle.
Il problema delle persone detenute con problemi psichiatrici, alle quali è stata applicata una misura di sicurezza e che per i suddetti motivi restano in carcere in attesa che si liberi un posto nelle Rems costituisce una grave violazione della dignità della persona umana, oltre che della funzione costituzionale della pena”
E ancora Siviglia dice:“Si consideri, invero, che ho potuto personalmente constatare l’ottimo funzionamento della Rems di Santa Sofia d’Epiro, gestita dalla cooperativa sociale ‘Il Delfino’ di Cosenza, ragion per cui, nella mia qualità posso e devo esprimere alle autorità locali competenti il più convinto apprezzamento”.
Proseguendo il Garante aggiunge:”D’altra parte, però, mi corre l’obbligo istituzionale e morale di segnalare quanto ho verificato anche a Girifalco (CZ) in ordine allo stato dell’arte dei lavori di ristrutturazione dell’altra Rems calabrese, che potrebbe ospitare ben 40 persone” .
Siviglia poi precisa :“Ebbene, a detta del Sindaco del piccolo Comune catanzarese, ing. Cristofaro, come dei responsabili dei lavori del cantiere, entro il 15 dicembre p.v. i lavori di ristrutturazione della Rems di Girifalco saranno conclusi.
Nell’esercizio delle mie competenze funzionali mi corre l’obbligo di raccomandare, per quanto di rispettiva competenza, di predisporre, tempestivamente, tutti gli adempimenti necessari, tanto per il reperimento degli arredi e delle strumentazioni più idonee ad allestire la detta struttura residenziale quanto e, soprattutto, il conseguente perfezionamento delle procedure relative all’assunzione del personale sanitario che dovrà ivi operare”.
Secondo il Garante: “È indispensabile agire con tempismo, al fine di scongiurare ulteriori ritardi che, ancor più in questa delicata fase emergenziale, potrebbero risultare cruciali per la stessa tenuta del sistema penitenziario e sociale calabrese. Non va sottovalutato, invero, il grave momento di tensione che si vive tanto dentro quanto fuori dal carcere, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e, conseguentemente, non si può sottacere la necessità e l’urgenza di ‘alleggerire’ le strutture penitenziarie, non solo quantitativamente ma anche e soprattutto qualitativamente”.
Infine Agostino Siviglia conclude: “La funzione della pena appare oggi sempre più ‘indecifrabile”, mentre, al contrario – proprio in ragione del pericolo sanitario che riguarda anche e non marginalmente il carcere – risulta sempre più ‘decifrabile’ la necessità e l’urgenza di qualificare quella rete sanitaria territoriale ed alternativa che la legge prevede e che la realtà impone.
Auspico, pertanto il più tempestivo intervento, per quanto di rispettiva competenza, confermando da parte mia la piena e costante disponibilità rispetto alle eventuali opportune interlocuzioni istituzionali e necessità fattuali che il caso in esame richiede”.
Caterina Sorbara