Servizi sociali, il distretto nord della Locride fa il punto a Caulonia
Con lo scopo di avviare un processo partecipato di costruzione del piano di zona dei servizi sociali, il Distretto Nord della Locride con capofila il Comune di Caulonia ha organizzato una partecipata riunione tenutesi presso l’Ufficio Servizi Sociali a Marina di Caulonia. Obiettivo dell’iniziativa è predisporre, in rispondenza alle normative di legge, un piano di zona triennale che possa partire agli inizi del 2019 attraverso un comune lavoro con il Terzo settore e le organizzazioni sindacali. Un piano di zona che sia un innovativo strumento di programmazione delle politiche sociali del territorio, organizzando un sistema locale integrato di servizi sociali che mobiliti e coinvolga gli attori territoriali pubblici e del privato sociale costruendo insieme una reale partnership per condividere, nella diversità degli specifici ruoli, la responsabilità di governo delle politiche sociali del territorio, posto da Siderno a Monasterace.
In tal senso è intervenuta la consigliera M. Elisabetta Cannizzaro, delegata dal Sindaco Caterina Belcastro, che ha dichiarato come sia fondamentale realizzare dal basso un sistema che risponda alle esigenze della cittadinanza. Tutte le parti sociali sono chiamate a collaborare per individuare i bisogni e le risorse della comunità al fine di programmare gli interventi. In questa direzione si inserisce l’incontro voluto dal gruppo tecnico e dagli operatori del Distretto Nord che stanno alacremente lavorando per individuare gli obiettivi strategici e le priorità di intervento. La responsabile del Distretto dott.ssa Francesca Papaleo affiancata da Nicodemo Pacifico Agostino hanno illustrato il percorso intrapreso e gli obiettivi già centrati dal Distretto che si distingue in tutto il territorio regionale per il percorso virtuoso intrapreso, sia in termini di adeguamento alle normative che per i servizi e la programmazione.
Nel presentare gli elementi che sono considerati fondamentali per la redazione partecipata del piano, gli assistenti sociali Sonia Bruzzese e Stefania Mazzaferro, portavoci del gruppo di lavoro costituito in seno al Distretto per la programmazione, hanno dichiarato che l’analisi dei bisogni del territorio e la mappatura ed analisi dei servizi offerti alla popolazione saranno gli elementi centrali per lo sviluppo del piano zonale che si intende costruire in stretta collaborazione con il terzo settore e con tutte le parti sociali attraverso tavoli tematici che serviranno alla raccolta dei bisogni con l’uso di varie metodologie quali questionari, interviste, focus group, raccolta dati. La governance del piano sarà diffusa fra i diversi soggetti, pubblici e della società civile, che svolgono funzioni di rappresentanza e tutela dei diritti di gruppi sociali avvicinando i linguaggi e promuovendo corresponsabilità sulla costruzione delle politiche sociali.
In tal senso Francesco Mollace, portavoce del Forum Territoriale del Terzo Settore, nel suo intervento, riconoscendo la validità dell’approccio, ha specificato come sia necessario distinguere e separare la funzione e la fase programmatoria da quella gestionale. Nella funzione programmatoria i soggetti di rappresentanza del terzo settore e dei sindacati che partecipano ai tavoli territoriali apportano le proprie competenze e la propria capacità di rappresentanza e tutela dei diritti di gruppi sociali, ad un livello di responsabilità comunitaria, partecipando alla co-costruzione del piano, mirando esclusivamente agli interessi dei cittadini. Mentre i soggetti erogatori di servizi potranno successivamente concorrere con altri alla eventuale acquisizione di compiti gestionali in una fase distinta e diversa da quella della pianificazione.
I rappresentanti delle organizzazioni sindacali –Lacopo, Brilli e Zito, intervenuti in rappresentanza rispettivamente della Cgil, Cisl e Uil hanno constatato che già rispetto al precedente incontro, dagli stessi promosso, il percorso per la redazione del piano triennale di zona è stato avviato, esprimendo soddisfazione e la massima collaborazione. Nel dibattito sono altresì intervenuti i rappresentanti di Lega Coop, del Consorzio Goel e delle associazioni Comma Tre, Mediterraneo e Ambiente, e Don Milani che hanno espresso la disponibilità a collaborare fornendo i dati, frutto delle singole esperienze. Al termine dell’incontro sono stati definiti i primi tavoli tematici che serviranno per il lavoro di programmazione con l’obiettivo di rincontrarsi a breve ed avviare, con i dati già in loro possesso, la fase operativa.