Serve piu’ coraggio da parte delle Banche o le aziende moriranno

Emerge con urgenza la necessità di avviare sul nostro territorio una serie di dinamiche operative ed attività funzionali al sostegno delle piccole e medie imprese locali.
Prioritario tra le iniziative da favorire, lo sviluppo di un circuito creditizio che veda imprese e consulenti, enti locali, associazioni e confidi interagire in maniera sempre più efficace con le banche per ottenere migliori condizioni, qualità d’impresa e minori sofferenze.
Il Consiglio dei Ministri ha emanato recentemente una serie di decreti che introducono misure di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Affinché il provvedimento esplichi tutti i suoi effetti positivi sull’economia, è necessario che gli stessi provvedimenti oltre ad essere di supporto alle famiglie e alle imprese non penalizzino la capacità delle banche di svolgere pienamente il loro ruolo di supporto dell’economia.
La stessa Associazione Bancaria Italiana segnala ed evidenzia come occorra prevedere che la garanzia rilasciata alla banca debba essere riconosciuta come strumento di mitigazione del rischio di credito secondo le attuali regole europee in materia di requisiti minimi di capitale per le banche, consentendo, quindi, a queste ultime, di ponderare a zero il relativo rischio dei finanziamenti garantiti.
Per questo, occorre prevedere che la garanzia sia a prima richiesta e non sussidiaria come attualmente previsto. Tale garanzia dovrebbe coprire le perdite per capitale e interessi e altri costi accessori.
In attesa di strumenti efficienti e reali, occorre segnalare come a disposizione delle banche esiste già uno strumento messo in campo da ASSICOMFIDI Consorzio di Garanzia Confcommercio, con garanzia a prima richiesta attivato grazie alla convenzione originariamente sottoscritta tra confidi e istituti di credito.
Segnaliamo, in particolare, la necessità ed urgenza di utilizzare il plafond a disposizione del nostro confidi di circa un milione di euro, collegato ai fondi ex legge 108/96 stanziati da parte del Dipartimento del Tesoro per sostenere le aziende carenti nelle garanzie ma certamente bancabili.
Per tali ragioni, chiediamo un concreto sviluppo delle sinergie costituite, affinché siano le stesse banche a segnalare le aziende meritevoli di aiuto attraverso le garanzie ministeriali, conoscendone l’andamentale ed il grado di rischio.
Di contro Assicomfidi per dare maggiore liquidità alle imprese sta riducendo i costi di intermediazione e garanzia.
Le piccole e medie imprese, così, beneficerebbero di una garanzia fideiussoria per almeno l’80% del finanziamento concesso. Fondo ex legge 108 che risulta essere altrettanto efficace, per esempio, del fondo di garanzia pubblico ex legge 662 , altrettanto solido, e più facile da utilizzare .
Oggi, con un plafond superiore al milione di euro, che può favorire l’immissione di finanziamenti garantiti sulle economie sane del territorio per ben oltre tre milioni di euro, ci ritroviamo carenti nell’impiego di un fondo che nel recente passato ha dato un bassissimo livello di sofferenze, a confermare la validità dello strumento.
Riteniamo che la mancata convergenza di processi di corresponsabilità e condivisione delle problematiche attuali, verso l’impiego di detto fondo, tra l’altro strumento efficace, solido e rapido da utilizzare, produrrà l’effetto di una ulteriore sfiducia delle economie sane del territorio ed un aumento della criminalità e microcriminalità.
L’efficace utilizzo del fondo ex legge 108/96 è oggi prioritario sul territorio per dare un segnale chiaro di vicinanza alle imprese, della presenza concreta dello Stato e limitare il rischio che economie bancabili si affidino all’usura.
Assicomfidi attraverso lo sportello attivato (assicomfidi@alice.it per ogni richiesta) è 24 ore su 24 a disposizione delle aziende.