Scuola, approvata la riforma: Saranno i dirigenti a scegliere gli insegnanti
“I provvedimenti della Buona Scuola sono realizzabili rapidamente se il Parlamento lo vorrà, questa è la riforma principale del paese” ha affermato il primo Ministro durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri. Ne estrapoliamo i principali contenuti.
Autonomia
L’autonomia è il cardine della riforma. “Un percorso – ha detto Renzi – sul quale hanno lavorato molti governi.” Significa scuole aperte di pomeriggio in modo da andare incontro alle esigenze del territorio .
Dirigenti scelgono gli insegnanti
Sarà possibile scegliere gli insegnanti dentro un albo. A scegliere sarà il Dirigente. Quelli che sono già in cattedra rimangono dove sono. “Laddove c’è uno spazio che si libera – dice Renzi – o perché i docenti vanno in pensione o perchè vanno altrove, il dirigente individua dentro l’albo le persone che ritiene più adatte a quella classe, a quel collegio dei docenti, e lo fa partendo dall’albo. Saranno trasparenti, senza automatismo.” Il dirigente potrà fare dei colloqui prima di dare il posto alla singola persona.
Il dirigente verificherà i curricula degli insegnanti, che saranno resi pubblici. Il preside, inoltre sarà valutato e dovrà rispondere del proprio operato.
No classi pollaio
Mai più classi pollaio e no ai supplenti. “Non ci sarà più il meccanismo di prima – ha detto Renzi – ma nel momento in cui un docente si ammala o si assenta, non si va alla graduatoria provinciale, ma si sceglieranno i docenti nell’organico funzionale”
Questo sarà vero per quasi tutte le classi di concorso dal 1° settembre 2015. Alcune classi di concorso non potranno essere coperte per intero.
Carta del docente
Renzi: Noi partiamo dal presupposto che la formazione dei singoli docenti sarà fatta nella singola scuola. Il preside, sentiti i collaboratori, il Cinsiglio istituto e il collegio organizza i corsi di formazione.
Inoltre il singolo docente potrà spendere 500 euro per anno (carta del docente) per spese culturali, di approfondimento e formazione personale.
200milioni per il merito dei docenti
Gli scatti stipendiali rimangono, ma viene inserita una cifra aggiuntiva sul merito. Il premio sarà gestito da ciascuna scuola, Sentito il parere dei collegi, sarà il dirigente a scegliere le modalità con le quali dividere i premi, se a singoli docenti, se al team, se ai progetti.
Trasparenza
Le scuole dovranno mettere on line i curriculum dei docenti. Dovranno essere trasparenti anche i bilanci delle scuole
Musica, arte, lingua, educazione motoria
Saranno potenziate queste materie. Materie che dovranno essere approfondite, soprattutto nei primi anni di studio e saranno assegnate a personale qualificato.