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Sciopero Vigilanza Privata, Luigi Scarnati (Filcams Calabria): “Un scelta doverosa, per chiedere il rinnovo del contratto, garanzie e salari dignitosi”

Il prossimo 4 maggio, è stato proclamato lo sciopero unitario delle lavoratrici e dei lavoratori delle Vigilanza Privata, per rivendicare il diritto al rinnovo del contratto nazionale e per reclamare condizioni normative e salariali dignitose. Uno sciopero generale della categoria, al quale la Filcams Cgil Calabria partecipa quale doverosa risposta di opposizione alle associazioni datoriali intenzionate a ridurre drasticamente diritti e garanzie, unitamente alla volontà di ottenere il rinnovo contrattuale e superare le criticità che il settore registra nella nostra regione. Stiamo parlando, infatti, di un settore delicato – quello della vigilanza privata – che, soprattutto in Calabria, presenta delle preoccupanti problematicità, se non una vera e propria crisi di diritti e di tutele per i lavoratori, i quali si ritrovano con un contratto scaduto ormai nel lontano 2015 e con molte aziende che non solo non applicano il contratto ma accumulano gravi ritardi nel pagamento dei salari e, in alcuni casi, vìolano palesemente anche altri istituti contrattuali. Ed a questo danno, si somma anche la beffa delle amministrazioni pubbliche che ritardano i pagamenti delle spettanze alle imprese, con gravi conseguenze scaricate sui lavoratori e sulle loro famiglie. In questa ottica, il rinnovo del contratto per le migliaia di lavoratrici e lavoratori che già operano con turni senza limiti, tutti i giorni dell’anno, ha una duplice valenza: regolamentare il settore e garantire diritti e sicurezza, particolarmente nel sistema degli appalti, in cui sovente si assiste a gare con l’assegnazione del criterio del massimo ribasso, molte volte bandite dalla pubblica amministrazione. In particolare, il nostro un secco “No” va all’eliminazione dei primi tre giorni di malattia a carico delle aziende e riduzione del periodo di comporto; alla richiesta di maggiore flessibilità, superando gli attuali sistemi di turnazione (5+1 e 6+1+1) concedendo come media 2 giorni di riposo su 14 giorni; all’innalzamento del normale orario di lavoro a 45 ore settimanali per il piantonamento fisso, a fronte delle attuali 40; all’aumento della percentuale prevista dalla legge per poter assumere più personale a tempo indeterminato; all’indebolimento delle tutele in caso di cambio di appalto. Combattere contro queste violazioni per noi della Filcams Cgil Calabria, significa avere trasparenza e legalità, ed in questa ottica vanno le nostre iniziative e rivendicazioni con conseguenti maggiori tutele e controlli. Puntiamo, dunque, ad una grande adesione allo sciopero e ad una significativa presenza di lavoratrici e lavoratori della sicurezza privata della Calabria, a cui rivolgiamo il nostro appello per una massiccia mobilitazione verso la manifestazione nella Capitale. Per tale motivo, stiamo organizzando delegazioni di lavoratori e autobus che partiranno dai territori di Cosenza, Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e Regio Calabria. Rivendicare il diritto inalienabile ad avere un contratto collettivo nazionale di lavoro, significa per noi avere un chiaro ed irremovibile punto di riferimento per garantire regole certe, dignità al lavoro e legalità.

Luigi Scarnati

Segretario generale Filcams-Cgil Calabria