Scenari di integrazione creativa: successo a Dipignano per “L’attesa” prossime date: Casali del Manco e Mendicino
Nella suggestiva cornice di Piazza dei Martiri a Dipignano, è andata in scena la pièce teatrale “L’attesa”, il culmine di un progetto “Scenari di integrazione creativa”, promosso dall’associazione Porta Cenere in collaborazione con il centro di solidarietà “Il Delfino”. Un progetto innovativo che ha travalicato i confini dell’arte per abbracciare l’inclusione e la solidarietà.
Finanziato dalla Regione Calabria Dipartimento Istruzione e Formazione e supportato dal Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri, il programma ha offerto a giovani talenti e adolescenti migranti non accompagnati un palcoscenico unico per esplorare e condividere le proprie storie. Attraverso laboratori intensi e incontri formativi presso il Teatro Scuola dell’Istituto Pizzuti-Spirito Santo di Cosenza e il Teatro Comunale di Mendicino, i partecipanti hanno trasformato le loro esperienze in una potente narrazione teatrale.
Mario Massaro, direttore artistico di Porta Cenere, ha commentato: «Il teatro è un linguaggio universale che ha il potere di trasformare le sfide in opportunità. Attraverso il nostro percorso ispirato all’Odissea di Omero, abbiamo dato voce ai viaggi e alle speranze di questi giovani, mostrando quanto la cultura possa essere un veicolo di integrazione e comprensione».
La serata è stata un’occasione per la comunità di unirsi e riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’inclusione sociale. Attraverso “L’attesa”, i partecipanti hanno non solo esplorato il loro talento artistico, ma trasformato la percezione di chi li ha applauditi, dimostrando che le barriere linguistiche e culturali possono essere superate con creatività e impegno.
Elisa Ianni Palarchio, attrice di Porta Cenere, ha evidenziato: «Il teatro è una disciplina che forma e trasforma. Questi ragazzi hanno superato i loro limiti personali, scoprendo nuove potenzialità attraverso la recitazione e la creatività».
Cettina Santangelo, responsabile dei centri SAI del Delfino di Mendicino minori e Dipignano minori, ha sottolineato: «Questa collaborazione con Porta Cenere è un esempio tangibile di come l’arte possa essere una forza per il cambiamento positivo nelle comunità. Siamo grati di celebrare la Giornata mondiale del rifugiato con un evento così significativo».
Il successo della serata non è che l’inizio: il progetto “Scenari di integrazione creativa” continuerà a portare “L’attesa” in tour per la provincia. Il 27 giugno, lo spettacolo sarà presentato a Casali del Manco e il 28 giugno andrà in scena a Mendicino, offrendo nuove opportunità per riflettere sulle storie di viaggio e speranza che accomunano tanti giovani rifugiati, celebrando insieme la bellezza dell’arte come veicolo di integrazione.
Ufficio stampa
Denise Ubbriaco