Satira: I boss d’Archi gioiscono per l’esclusione di Klaus davi dal consiglio comunale di reggio
Lo scandalo dei seggi pazzi provoca un vero e proprio tsunami di ilarità nel web. Questa volta a dire la loro (si fa per dire) ci pensano i super boss della ‘Ndrangheta. Dalle profondità della rete, segnala la sempre attenta rivista specializzata Spot and Web (https://www.spotandweb.it/news/830884/esclusione-di-klaus-davi-dal-consiglio-comunale-gioiscono-i-boss-della-ndarngheta.html) in un pezzo firmato dal direttore Mario Modica, emerge una nuova vignetta. Protagonisti tre esponenti dei clan Libri, De Stefano e Tegano (a onor del vero due dei quali passati a miglior vita) che disquisiscono (sembrerebbe) sulle gesta della ‘Commissione’, che nell’immaginario mafioso può essere intesa però come una sorta di sinedrio mafioso. “Allora, hanno silurato Klaus Davi?”, dice uno dei tre. Ribatte il secondo: “Anche se abita nel quartiere della ‘Ndrangheta gli è servito a poco”. Icastico il terzo: “Comunque sia l’ha preso nel c…”. Un caso che siano stati scelti tre boss i cui clan, secondo alcune indagini, avrebbero intrattenuto rapporti con politici reggini, alcuni dei quali hanno patrocinato alcune liste che, al contrario di quella di Davi, sono state ‘vidimate’ dalle autorità locali perché hanno raggiunto il quorum? Chi può dirlo. Nessun commento dai cosiddetti ‘presidi’ dello Stato in Calabria, che in verità sono avvezzi a ben altri scandali e fanno leva sulla rassegnazione di un popolo (quello calabrese) che grazie alla palese inadeguatezza delle istituzioni (non solo quelle locali) e della classe dirigente è diventata la regione più povera d’Europa. Non sarà quindi il solito scandalo elettorale a smuovere particolarmente le coscienze. E intanto i boss se la ridono. Ma questa è satira.