San Lorenzo, presentato il libro “Storia di Giuseppe Zuccalà, medico e sindaco di San Lorenzo”
Il 22 settembre 2024, nella suggestiva cornice della Parrocchia S. Maria d’Itria, moderata da Bruno Martorano, responsabile parrocchiale del Gruppo eventi culturali e ricreativi, si è svolta la presentazione dell’opera “Storia di Giuseppe Zuccalà, medico e sindaco di San Lorenzo”, un libro di Fortunato Mangiola che ricostruisce la vita e l’eredità di un personaggio emblematico della comunità di San Lorenzo. Questo evento ha visto la partecipazione di un folto pubblico, composto da cittadini interessati alla cultura e alla storia locale, uniti dalla volontà di rendere omaggio a una figura che ha segnato profondamente il proprio tempo.
L’evento ha avuto inizio con un caloroso saluto del parroco, Mons. Giacomo D’Anna, il quale ha voluto sottolineare l’importanza cruciale della cultura per la crescita sociale e civile della comunità. In un mondo in cui le radici storiche tendono spesso a svanire, Mons. D’Anna ha richiamato l’attenzione sull’urgenza di preservare e valorizzare le memorie collettive. “La cultura è il fondamento su cui edificare un futuro migliore”, ha affermato, ricordando come la memoria di personaggi come Giuseppe Zuccalà possa fungere da guida e ispirazione per le nuove generazioni.
Successivamente, la professoressa Rita Marino, docente in pensione e figura di riferimento nel panorama educativo locale, ha avuto l’onore di analizzare in modo approfondito l’opera di Mangiola. La Marino ha focalizzato la sua attenzione sugli aspetti più significativi e interessanti del libro, in particolare sull’attività professionale di Giuseppe Zuccalà. Ha raccontato di come questo straordinario medico, che visse in un periodo in cui la medicina stava attraversando profondi cambiamenti, sia riuscito a diagnosticare con precisione una celiachia in una paziente, un’impresa audace per l’epoca. “Il suo approccio innovativo e il suo impegno verso i pazienti evidenziano non solo le sue doti professionali, ma anche una sensibilità umana rara”, ha affermato la Marino, mettendo in luce come la sua lungimiranza abbia anticipato le conoscenze mediche dei suoi contemporanei.
Dopo l’intervento della professoressa Marino, Antonio Zavettieri, Segretario Regionale della Conf.A.I.L. Scuola, ha preso la parola per offrire una prospettiva unica sulla biografia dell’autore. Zavettieri ha descritto Fortunato Mangiola come “uno storico appassionato che ricerca instancabilmente la verità”, sottolineando che il suo libro non rappresenta semplicemente un omaggio a un concittadino illustre, ma è il risultato di anni di ricerca meticolosa e scrupolosa. “L’opera di Mangiola ha un valore straordinario”, ha dichiarato, “perché non si limita a essere un’agiografia celebrativa, ma ci offre un ritratto umano e complesso di Giuseppe Zuccalà, mettendo in risalto la sua dedizione e il suo impegno civico”.
Zavettieri ha continuato, affermando che Mangiola non ha inteso narrare la vita di Zuccalà solo come un atto personale, ma come una risposta a un profondo bisogno collettivo radicato nel cuore della comunità di San Lorenzo. “La memoria di Zuccalà rappresenta non solo un’eredità individuale, ma un patrimonio condiviso che trascende le generazioni”, ha affermato con passione, sottolineando come la vita e le opere di Zuccalà possano fungere da faro in un’epoca in cui i valori sono fortemente in crisi.
“In un’epoca in cui i valori del servizio pubblico e dell’impegno civico sono messi a dura prova”, ha aggiunto Zavettieri, “Mangiola ha colto l’opportunità di restituire a Zuccalà il posto che merita nel pantheon della memoria collettiva”. La storia di Giuseppe Zuccalà, ha affermato, “ci sfida ancora oggi”, invitando tutti a riflettere sul significato del servizio e del bene comune. “La sua esistenza è un richiamo potente per ognuno di noi”, ha proseguito, “un invito a privilegiare il bene comune rispetto agli interessi personali, ricordandoci il valore eterno dell’altruismo e dell’impegno civico”.
Concludendo il suo intervento, Zavettieri ha espresso il desiderio che la figura di Zuccalà venga studiata nelle scuole, affinché i giovani possano apprendere da un esempio di integrità e altruismo così raro nella società contemporanea. “Zuccalà è una di quelle rare creature dalle quali traspare, senza ombra di dubbio, l’immagine e la somiglianza con il Creatore”, ha affermato, lasciando il pubblico in una profonda riflessione.
In un’atmosfera carica di emozione, il figlio di Giuseppe Zuccalà, Saverio, ha preso la parola per condividere con i presenti alcuni ricordi intimi e significativi della sua vita con l’illustre genitore. La sua testimonianza ha permesso al pubblico di cogliere l’intimità e la grandezza di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella sua famiglia e nella comunità. Saverio ha parlato di momenti di vita quotidiana, di insegnamenti preziosi ricevuti e dell’influenza positiva che il padre ha avuto non solo sulla sua crescita personale, ma anche su quella di molti membri della comunità.
Infine, il professor Fortunato Mangiola ha raccontato il lungo e impegnativo percorso che ha condotto alla scrittura di questa biografia. Mangiola ha rivelato che, sebbene il libro sia stato scritto con razionalità e attenzione ai dettagli, è anche il risultato di una profonda connessione emotiva con il soggetto trattato. “Questa opera è nata dal profondo del mio cuore”, ha affermato, “è un tributo a un uomo che ha dedicato la propria vita al servizio degli altri e alla propria comunità”.
La serata si è conclusa con un clima di grande partecipazione e interesse, lasciando un segno profondo nei presenti. La presentazione del libro di Fortunato Mangiola non è stata solo un momento culturale, ma una celebrazione della memoria e dell’eredità di Giuseppe Zuccalà. La sua figura continua a ispirare valori di altruismo, dedizione e impegno civico, richiamando tutti noi a riflettere sull’importanza di tali principi in una società che ne ha tanto bisogno. L’evento ha dimostrato che la memoria di personaggi come Zuccalà è viva e continua a illuminare il cammino di una comunità che cerca di costruire un futuro fondato sulla cultura e sul rispetto per il bene comune.