“Salviamo il Poliambulatorio di Villa San Giovanni”
Come già denunciamo da mesi, la sanità pubblica in questa regione è pressochè inesistente, e a certificarlo sono l’imminente introduzione della regione Calabria nella zona rossa e la proroga del commissariamento della sanità regionale da parte del governo. Nemmeno il tempo di metabolizzare le notizie che giungono in ambito regionale che ci ritroviamo già davanti all’ennesimo triste capitolo della disfatta del Poliambulatorio di Villa San Giovanni. Nonostante le rassicurazioni ricevute nel luglio scorso dell’amministrazione comunale e l’azione costante della popolazione attraverso la rete cittadina “Salviamo il poliambulatorio di Villa San Giovanni” veniamo a conoscenza che, conseguentemente all’inserimento della regione Calabria nella zona rossa, il personale precario chiamato dall’A.S.P. a sopperire alla mancata assunzione del personale amministrativo che in questi ultimi mesi ha lasciato la struttura causa pensionamento, non è autorizzato a recarsi presso la struttura. Dall’entrata in vigore del dpcm nazionale infatti, il servizio di scelta, cambio e revoca del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, così come il rilascio delle tessere sanitarie non sono più disponibili presso il poliambulatorio di Villa San Giovanni e i pazienti vengono invitati a recarsi alla Casa della Salute di Scilla con i disagi che ne conseguono per la popolazione di tutto l’ambito 14. La rete cittadina già da mesi denuncia la mancanza di personale amministrativo, e chiede con forza che vengano stabilizzati in organico i precari attualmente sfruttati per sopperire alla mancanza di personale di ruolo. Come non citare allo stesso tempo l’annoso problema legato alla specialistica ambulatoriale, segnata anch’essa dai numerosi pensionamenti e dai mancati rimpiazzi. Larrivo presso la struttura di personale precario, salutato con gioia dalla dirigenza A. S. P. e dall’amministrazione comunale villese non può essere, come la rete denuncia da mesi, la soluzione al problema del personale amministrativo della struttura ma anzi è una sconfitta per i lavoratori. Far gravare l’intero lavoro sulle spalle di tirocinanti sottopagati che nemmeno si vedono riconosciuti i contributi è una vera una sconfitta. La rete, già impegnata da settimane con una petizione per la sottoscrizione di un documento che sottolinea le carenze della struttura e che espone, attraverso un tavolo tecnico formato da medici ed operatori del settore, le proprie rivendicazioni, continuerà a vigilare e a denunciare l’assurdo operato dei vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale.